«Voglio spendermi per la mia Arquata»

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Federico Braini si candida alle elezioni comunali ed è pronto a sfidare Alberto Basso

ARQUATA SCRIVIA – Macchinista ferroviario di 43 anni e senza tessere di partito. Questo l’identikit di Federico Braini, che con la sua lista civica “Noi per Arquata” ha deciso di correre per la carica di sindaco nella cittadina della Valle Scrivia riuscendo a riunire le varie anime del Centrosinistra locale.

Un’area politica che cinque anni fa si era presentata divisa lasciando campo libero ad Alberto Basso, primo cittadino uscente e ora nuovamente in lizza per un secondo mandato.

«Non ho mai fatto politica attiva, ma sono stato sempre molto partecipe alla vita in paese grazie anche a mio padre che è stato consigliere comunale per 10 anni. – racconta – Considero lo spirito di comunità una fra le ricchezze più grandi di Arquata, eppure temo che si sia un po’ affievolito, che non sia più percepito come qualche anno fa».

Braini è sposato, papà di due bambine e allenatore di calcio tra le fila del Cassano, in Prima Categoria.

Attualmente è al lavoro per la formazione della lista, che non è ancora definitiva. «C’è ancora tempo. – prosegue – Non escludo che con il passare delle settimane possano entrare figure di alto profilo che magari per il momento hanno deciso di rimanere fuori.

Un bravo sindaco può avere competenze diverse, ma deve prima di tutto possedere una sincera voglia di spendersi al servizio della città.

Non può rinunciare alla capacità di ascolto nei confronti del suo gruppo, della minoranza e di tutti i cittadini». Tutela del territorio, promozione turistica, progettualità nel sociale, nello sport e nell’istruzione. Questi i temi principali che l’aspirante primo cittadino presenterà nel suo programma. Idee che potrebbero trovare sviluppo anche grazie ai possibili fondi in arrivo dall’Europa. «Il Recovery fund si prospetta come una grande occasione e raccoglie numerose ipotesi per investimenti sostanziosi, ma per passare dalle idee ai progetti concreti occorre aspettare di conoscere il quantitativo delle somme e sapere quando arriveranno. – conclude Braini – Solo sostenendo il patrimonio già presente ad Arquata si potranno percorrere vie di grande respiro per una nuova economia, una crescita sostenibile e un turismo che valorizzi ogni realtà».

Luca Lovelli

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