Sophia, una diva particolare
Di Silvia Malaspina
Cara la mia Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone in arte Sophia Loren, lo scorso 20 settembre hai tagliato il ragguardevole traguardo dei 90 anni, festeggiati con i famigliari e gli amici più stretti a Roma, perché, come hai affermato, «sono arrivata a Roma con mia madre che avevo 15 anni e ho cominciato a lavorare come comparsa. È stata una scelta che ha cambiato il corso della mia vita». In effetti, cara Sophia, la tua vita stessa assomiglia a un film: nata dalla relazione mai ufficializzata tra tua madre Romilda Villani e Riccardo Scicolone, il quale si limitò a darti il cognome, ma fu un padre assente, vivesti un’infanzia di ristrettezze a Pozzuoli. A Roma iniziasti a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo, e nel 1951 arrivò la vera svolta: il produttore Carlo Ponti ti notò a un concorso di bellezza e ti offrì un contratto. Fu l’inizio di un sodalizio sentimentale e professionale che durò tutta la vita, fino alla scomparsa di Ponti nel 2007. Da allora non ti sei più accompagnata a nessuno, se non ai tuoi figli. Cosa dire, cara Sophia, della tua eccezionale carriera? Posso citare solo alcuni capisaldi: l’interpretazione di Cesira ne La ciociara (1960), diretta da Vittorio De Sica, ti valse l’Oscar, la Palma d’Oro, il Bafta, il David di Donatello e il Nastro d’argento. All’epoca avevi solo 25 anni: da lì in poi fu un crescendo di grandi produzioni sia hollywoodiane sia italiane. Grazie alla tua fisicità procace che si imponeva sullo schermo, ma senza esibizionismo o volgarità, e al tuo carattere così prettamente mediterraneo, sei diventata il simbolo della femminilità partenopea, che hai incarnato in un connubio di dramma e commedia in Ieri, Oggi e Domani (la scena dello striptease davanti a un ululante Marcello Mastroianni è passata alla storia del cinema), Matrimonio all’italiana, L’oro di Napoli, Miseria e nobiltà. Mi permetto, cara Sophia, di citare, tra la tua immensa filmografia, la mia pellicola preferita: Una giornata particolare, in coppia sempre con Mastroianni, diretta da Ettore Scola: una storia profonda, toccante, commovente, realistica, spogliata di ogni forma di bigotteria e ipocrisia. Nel titolo di questo film si trova la tua essenza, Sophia: sei una diva particolare, lontana dallo stereotipo di capricci, bizzarrie ed eccessi: sei stata e continui a essere professionale, simpatica, verace, fedele a te stessa, come si evince dal tuo discorso di ringraziamento per il compleanno: «Grazie dal profondo del cuore per questa vita, per questo amore, per questi ricordi che il tempo non potrà mai cancellare».
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