San Giustino Russolillo
Di Daniela Catalano
Il protagonista di questa settimana è conosciuto come “il santo di Pianura”. Giustino Maria Russolillo, canonizzato in piazza San Pietro da Papa Francesco il 15 maggio 2022, nasce il 18 gennaio 1891 nel quartiere “Pianura”, nella periferia occidentale di Napoli, e fin da ragazzo sente un forte desiderio di consacrarsi a Dio come sacerdote. Grazie all’aiuto dei genitori, delle zie materne, del vescovo e di un ricco signore del luogo, può rispondere alla sua chiamata ed entrare nel seminario di Pozzuoli. Da seminarista, Giustino attrae a Dio i fanciulli desiderosi di conoscere il Signore attraverso il catechismo quotidiano. È ordinato sacerdote il 20 settembre 1913. In quel giorno il santo emette, sotto la direzione del suo padre spirituale, un solenne voto a Dio di fondare una congregazione religiosa che aiutasse gratuitamente tutti i ragazzi privi di mezzi finanziari a diventare sacerdoti: da questa ispirazione nascono le congregazioni religiose dei Vocazionisti, delle Vocazioniste e l’Istituto secolare delle Apostole Vocazioniste della Santificazione Universale. Dal 20 settembre 1920 è parroco della chiesa di San Giorgio Martire, proprio nel quartiere di Pianura. Celebrando i sacramenti, Russolillo dimostra di viverli nella loro pienezza, come manifestano le lacrime che, talvolta, accompagnano le sue liturgie. Spende la vita per i giovani chiamati da Dio a essere sacerdoti o religiosi. Fonda il “Vocazionario”, un’opera dove si accolgono nella pietà e nello studio quanti mostrano segni di vocazione e non sono ancora orientati verso una congregazione o una Diocesi. Oltre a essere parroco, don Giustino è molto apprezzato come direttore spirituale e predicatore di ritiri spirituali per religiosi e sacerdoti. Lascia numerosi scritti e preghiere organizzati nell’Opera Omnia. I suoi figli, Vocazionisti, Vocazioniste e Apostole della Santificazione Universale, continuano la sua missione attraverso l’apostolato parrocchiale, il lavoro nelle scuole e lo slancio missionario. Russolillo muore il 2 agosto del 1955, all’età di 64 anni. È beatificato a Napoli il 7 maggio del 2011. La memoria liturgica cade il 2 agosto.
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