Polo logistico nell’ex area Danesi

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Casei Gerola, previsti oltre 200 posti di lavoro

Leonardo Tartara

CASEI GEROLA – Nascerà un polo logistico sostenibile nell’ex area Danesi di Casei Gerola, il primo in Italia che punta a ottenere la certificazione Leed Platinum. Un investimento da oltre 10 milioni di euro che potrebbe garantire oltre 200 posti di lavoro secondo lo studio del proponente e un indotto non solo a Casei ma in tutto il territorio circostante.

Ad annunciare il progetto ai cittadini è stato lo stesso sindaco di Casei Leonardo Tartara. «La demolizione e preparazione del sito è stata completata e ora siamo lieti di annunciare che è in fase di completamento l’iter che porterà al rilascio del permesso di costruzione relativo alla realizzazione di un parco logistico su un’area di circa 200.000 mq (di cui 110.000 mq costruiti). – afferma il sindaco – L’investimento sarà realizzato seguendo principi di attenzione all’ambiente, agli a-spetti sociali e alla governance e puntando alla certificazione Leed platinum». Sarebbe la prima logistica in Italia a ottenere una certificazione di livello altissimo, se- guendo una check-list che tocca i principali temi che determinano la sostenibilità di una costruzione, ovvero il risparmio energetico, il rispetto dell’ambiente circostante e le caratteristiche del sito, la gestione dell’acqua, i materiali e le risorse utilizzati, la qualità dell’aria interna e il grado di innovazione, anche in fase progettuale.

«Un intervento all’insegna della sostenibilità ambientale dal quale ci attendiamo positive ripercussioni sull’occupazione diretta e sull’indotto: pensiamo ad esempio alle manutenzioni, alla ristorazione, ai servizi. – continua Tartara – Il lavoro è la cosa più importante, sempre e ancora di più in questo periodo di grave crisi economica e sociale. La costruzione del complesso, con un investimento di svariati milioni di euro, dovrebbe essere terminata nei prossimi 12-15 mesi. Nel nostro comune vi sono molte aree dismesse che necessitano di recupero. È una priorità utilizzare queste aree per nuove attività, senza consumare suolo agricolo. Su questi principi c’è una unità di visione trasversale fra partiti e parti sociali. Le aree, se rimangono abbandonate, diventano preda di degrado, attività illecite e abbandono di rifiuti». I lavori del polo logistico, che al suo interno prevede anche un’area verde, dovrebbero partire entro l’estate.

Mattia Tanzi

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