Più di 8000 euro in beneficenza con la “Sem Cup”
Si è conclusa con le premiazioni l’edizione 2025 del torneo di golf ideato da Marco Semino
CAPRIATA D’ORBA – Anche l’edizione 2025 della “Sem Cup” è stata all’insegna del successo e della beneficenza. Venerdì 26 settembre a Villa Carolina si è concluso il torneo di golf ideato nel 2016 da Marco Semino, giunto quest’anno alla decima edizione, che unisce il gioco alla solidarietà. L’ultima gara, la finale, ha visto in campo 120 giocatori, suddivisi in due gruppi. Per le buche 1-9 hanno conquistato il primo posto come coppia lordo Carlo Daglio e Antonino Palmas, coppia netto Giacomo e Niccolò De Nora, coppia mista Guido Sanguineti e Antonietta Ricci, coppia lady: Virginia Viola e Lorella Falla-Roch e coppia senior Federico De Nora e Giorgio Martini. Nella seconda classifica al primo posto per la coppia lordo Giuseppe Loffredo e Lorenzo Foroni, per la coppia netto Stefano Repetto e Alberto Macagno, coppia lady Simona Cavazzoli e Beatrice Medici, coppia senior Paola Ferrari e Maurizio Pernigotti e per la coppia mista: Monica Ferretti e Mauro Ancarani. Sono stati premiati come Nearest to the pin maschile Marco Semino e Maurizio Pernigotti e femminile Monica Ferretti. Importante il risultato raggiunto per la beneficenza: raccolti ben 8.200 euro che, come tradizione, saranno devoluti a favore della Fondazione Flying Angels, della Fondazione Vialli & Mauro per lo Sport e delle Suore Teresiane e Carmelitane di Carpeneto. Nella serata conviviale, al termine della gara, si sono svolte le premiazioni di tutta la Sem Cup. Nella classifica generale del torneo sul podio per il lordo sono saliti Riccardo Gallazzi, Leonardo Marchese e Michele Scardigno; per il netto si sono distinti Stefano Repetto, primo premio netto Ranking 2025, Alberto Macagno secondo posto e a Chiara Merlo ter- zo. Primo posto Junior per Beatrice Medici (nella foto la premiazione) che ha ricevuto il Premio “Franco Barella” per i giovani. Tra i premiati anche Giorgio Martini, fratello di Renato Martini, maratoneta in gara alle Olimpiadi di Monaco del 1972, con un quadro del pittore Sergio Fava.