Ocheda: italiano in Europa

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Una “due giorni” dedicata al celebre bibliotecario tortonese

TORTONA – Nelle giornate di giovedì 26 e venerdì 27 ottobre la Biblioteca Civica “Tommaso De Ocheda” ha ospitato due eventi sotto il titolo “Tommaso de Ocheda: l’Italiano in Europa”, organizzati dal Centro Studi “Ugo Rozzo”, che hanno posto al centro la figura del celebre bibliotecario tortonese a cui la Biblioteca civica è dedicata.

L’insieme delle iniziative, finanziate e supportate dalla Cassa di Risparmio di Alessandria, di Tortona, dalla Società Storica “Pro Iulia Derthona” e dell’associazione “Peppino Sarina”, nasce dalla pubblicazione di una prima parte delle lettere che costituiscono l’epistolario di Ocheda, Lettere a familiari e amici (1779-1830). Il volume, edito dalle Edizioni dell’Orso e finanziato dall’Amministrazione Comunale di Tortona, è stato curato da Cinzia Rescia. Alla Rescia, responsabile della Biblioteca Civica di Tortona, va infatti il merito di aver colto, sulla scia degli studi passati portati avanti dal professor Rozzo e dal suo allievo e collaboratore Rudj Gorian, l’efficacia di avvicinarsi alla sfera più intima e personale del bibliotecario tortonese, grazie a una dimensione più riservata percepibile dalle sue lettere familiari, conservate nel fondo antico della stessa Biblioteca.

L’evento organizzato in occasione della presentazione del volume, svoltosi giovedì 26 ottobre alle 18, ha visto la partecipazione, oltre che della curatrice della pubblicazione, introdotta dal vicesindaco e assessore alla Cultura Fabio Morreale, anche di Gorian e di Edoardo Roberto Barbieri, docente ordinario di Storia del Libro e dell’Editoria presso l’Università “Cattolica” di Milano. Barbieri ha offerto un’interessante prospettiva circa il contesto ideologico, di natura nazionale e internazionale, in cui lo stesso Ocheda si collocò per realizzare le proprie aspirazioni da bibliotecario, ritrovandosi in alcuni degli ambienti culturali più floridi dell’epoca. Seguendo quanto già esposto nel saggio contenuto in appendice al volume, Gorian ha invece illustrato un’interessante quanto eclettica parabola biografica di Ocheda, ripercorrendone le tappe fondamentali del suo peregrinare fuori dall’Italia, al servizio di celebri collezionisti e bibliofili settecenteschi e ottocenteschi quali Pietro Antonio Crevenna, ad Amsterdam, e il nobile George Spencer, a Londra.

Venerdì 27 ottobre, alle 18, ha invece avuto luogo l’inaugurazione della mostra dedicata al bibliotecario, Ai suoi tempi l’uomo più erudito d’Italia. Immagini e documenti su Tommaso De Ocheda, curata da Giorgio Gatti e da Maddalena Baschirotto e nata dall’idea di mostrare al pubblico la ricerca archivistica e documentaria emersa grazie agli studi degli ultimi anni. A illustrare questi ultimi risultati, frutto di ricerche in archivi e fondi antichi locali, oltre che presso la biblioteca privata del professor Rozzo, sono stati gli storici tortonesi Giuseppe Decarlini, Fausto Miotti ed Ezio Barbieri. A un’esposizione prettamente storica sulla figura di Ocheda, raccontandone anche le fasi di ricerca da parte del professor Rozzo, si è affiancato un contributo relativo alla ricostruzione dell’albero genealogico, offerta da Fausto Miotti, per poi concludere con un lucido intervento da una prospettiva prevalentemente diplomatica di Ezio Barbieri.

Micol Spolladore, insegnante presso l’Istituto “San Giuseppe” e collaboratrice del centro “Rozzo” per le iniziative rivolte alle scuole, ha esposto le proposte didattiche elaborate per l’attuale anno scolastico, finalizzate non solo a far riscoprire agli alunni delle scuole secondarie e superiori locali la figura di Ocheda, ma anche il ruolo dell’italiano in Europa, all’interno di un percorso iniziato lo scorso anno. Maddalena Baschirotto ha infine illustrato le finalità e le peculiarità della mostra allestita nei locali della Biblioteca.

La rassegna si suddivide in una prima parte prettamente illustrativa, che propone un percorso per immagini atte a ripercorrere le tappe della biografia del bibliotecario, e una seconda sezione di stampo più specialistico, dedicata sia alle missive pubblicate dal volume curato da Cinzia Rescia sia ad alcune lettere ancora inedite in cui Ocheda risulta essere destinatario di riflessioni da parte di importanti personalità tortonesi, quali il vescovo Carlo Maurizio Peyretti e il patrizio Alessandro Tonso, ma anche di stampo nazionale, quali Ugo Foscolo, Giacomo Leopardi e Giambattista Bodoni.

La mostra rimarrà aperta fino al 24 novembre, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 18.

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