Mons. Pietro Lanati: “Il Vescovo ci darà coraggio”

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Il 9 febbraio inizia la Visita Pastorale nel Vicariato di Broni-Stradella-Valle Versa

Intervista al vicario foraneo

STRADELLA – Sabato 9 febbraio, alle 17.30, in chiesa parrocchiale a Stradella, è in programma l’apertura della Visita pastorale del Vescovo Monsignor Vittorio Viola nel Vicariato Broni-Stradella-Valle Versa. Alla celebrazione eucaristica saranno presenti i sacerdoti del Vicariato e le rappresentanze laiche e religiose delle comunità parrocchiali del territorio. Per l’occasione saranno sospese tutte le altre messe del giorno nelle Parrocchie. La Visita inizierà, poi, subito domenica nelle Parrocchie di Scorzoletta, Cigognola e Pietra De’ Giorgi, per concludersi ad inizio giugno con le Parrocchie dell’Alta Val Versa. A Broni il Vescovo arriverà a fine marzo, mentre a Stradella ad inizio maggio. In questa intervista il Vicario foraneo, don Pietro Lanati, parroco di Stradella, ci aiuterà a conoscere meglio il Vicariato.

 

Don Lanati, come si presenta il territorio del Vicariato Broni-Stradella-Valle Versa?

Il territorio del Vicariato Broni-Stradella-Valle Versa è molto variegato e ricco di tante specificità locali. In totale comprende circa 35 mila abitanti, nella fascia dell’Oltrepò pavese orientale, tra le valli Scuropasso, Versa e Bardoneggia e alcuni paesi lungo il corso del Po fino al confine con l’Emilia Romagna. Oltre ai due grandi centri principali, Broni e Stradella, ci sono parecchi centri mediopiccoli, soprattutto sulle colline, dove le comunità parrocchiali sono ancora molto radicate. In totale i sacerdoti del Vicariato sono una quindicina e, nonostante l’età media abbastanza alta, cerchiamo di garantire la presenza e la celebrazione dell’Eucaristia, soprattutto domenicale, in tutte le Parrocchie che ci sono affidate. Broni e Stradella, oltre a far da centro di attrazione per i paesi vicini per i servizi essenziali, fungono da polo di aggregazione per i bambini e i ragazzi grazie al funzionamento dei due oratori parrocchiali, guidati da due validi sacerdoti giovani.

 

Su cosa si basa, in particolare, l’economia del territorio?

L’economia del nostro territorio si basa ancora principalmente sull’agricoltura e sulla vitivinicoltura, grazie alla presenza di numerose aziende, in gran parte familiari, che portano avanti la produzione del vino, affidandosi anche alle nuove giovani generazioni di produttori, che raccolgono l’eredità dei nonni e dei padri. Qui, come del resto in altre zone, la crisi del settore industriale si fa sentire, anche se il tessuto sociale sembra reggere ancora. Tra Broni e Stradella, infine, soprattutto negli ultimi dieci anni, si sono sviluppati numerosi insediamenti logistici, che, se da una parte sono l’unica occasione occupazionale per molti giovani (e meno giovani) della zona, dall’altra presentano parecchie criticità dal punto di vista delle tutela dei posti di lavoro.

 

Come viene affrontata la convivenza con i gruppi di stranieri presenti?

La presenza di stranieri sul nostro territorio è molto forte. Ci sono enti e associazioni di volontariato, laici e cattolici, che lavorano ogni giorno per favorire l’integrazione di questi gruppi con le nostre comunità. Nelle Parrocchie di Broni e Stradella sono attivi due centri caritativi che offrono a famiglie bisognose, in gran parte straniere, ma anche italiane, numerosi servizi, dalla distribuzione di generi alimentari e abbigliamento al Centro di ascolto alla scuola di italiano. A Stradella, inoltre, dal Natale 2017, abbiamo avviato un importante rapporto con la comunità rumenoortodossa, a cui, in accordo con la Diocesi, in un’ottica di ecumenismo e dialogo interreligioso, abbiamo concesso l’utilizzo della chiesa della Misericordia per le loro celebrazioni.

 

Come vi siete preparati per vivere al meglio la Visita pastorale?

Noi sacerdoti, insieme alle nostre comunità, abbiamo cercato di prepararci al meglio per questo grande evento di grazia soprattutto con la preghiera. Siamo riusciti a coinvolgere i nostri consigli pastorali e i collaboratori, impegnati nei vari settori, nella compilazione dei questionari, che ci hanno permesso di presentare una lettura veritiera e abbastanza completa delle realtà ecclesiali.

 

Quali sono le aspettative per la vostra Chiesa locale?

Nei prossimi tre mesi, di certo, il Vescovo avrà modo di incontrare personalmente i suoi preti e le comunità a loro affidate, verrà a donarci la sua parola per verificare il cammino che stiamo facendo alla luce delle indicazioni contenute nelle Lettere pastorali, verrà a darci coraggio, in un momento, come quello attuale, dove lo scoraggiamento, a volte, si può impadronire anche di noi preti. Verrà ad annunciare il Vangelo di Gesù Cristo e si farà voce della Chiesa, aiutandoci, con la celebrazione dell’Eucaristia domenicale e feriale, a migliorare la qualità delle nostre celebrazioni e a gustare in pienezza la gioia dell’incontro con il Signore. Infine, verificherà come le nostre Parrocchie siano riuscite, pur parzialmente e faticosamente, ad attuare quell’unità di azione pastorale che costituirà una vera e propria sfida per i prossimi anni.

Oliviero Maggi

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