«L’ospedale tornerà come prima»

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STRADELLA – «L’ospedale di Broni-Stradella continuerà a essere un punto di riferimento per la comunità dell’Oltrepò pavese nella cornice di un percorso di qualificazione già avviato, che proseguirà con vigore dopo la fase più acuta dell’emergenza Covid anche attraverso nuove assunzioni».

Sono queste le rassicurazioni che l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera (nella foto), affiancato dal direttore generale dell’Asst Pavia Michele Brait e dall’assessore regionale pavese alla Famiglia, Silvia Piani, ha rivolto ai sindaci oltrepadani.

«Gran parte delle prestazioni sospese durante l’emergenza Covid – ha spiegato Gallera – sono state ripristinate e altre lo saranno nelle prossime settimane: dal 14 settembre riprende nella sua totalità l’attività di Medicina, con 42 posti letto, e della Riabilitazione con 25 posti letto. Dal 15 settembre apriranno 20 posti letto di Chirurgia Generale, Ortopedia, Traumatologia e Ginecologia.

A ottobre riapre il punto nascite».

Brait inoltre ha ricordato che sono in corso di acquisizione 6 ostetriche, 1 ortopedico, 8 anestesisti rianimatori e 3 chirurghi.

«Il programma di rafforzamento delle attività – ha aggiunto – proseguirà con l’attivazione di 4 posti di Sorveglianza Sub Intensiva e dell’ambulatorio oncologico, e con l’acquisizione di un chirurgo plastico in collaborazione con l’Università di Pavia per la chirurgia post bariatrica e ricostruttiva, senologica e dermatologica».

Intanto sono già state ripristinate le attività ambulatoriali della Medicina (dal 10 giugno), della Riabilitazione (dal 22 giugno), dell’Ortopedia (dal 28 luglio) e della Chirurgia della mano (dal 10 agosto). Non sono state mai sospese, invece, le attività di Emergenza-Urgenza, la Dialisi, le prestazioni legate all’Oncologia e le trasfusioni urgenti.

La Regione, inoltre, ha annunciato che è già pronto per l’ospedale di Stradella un piano Covid.

Inizialmente i pazienti sospetti e positivi saranno indirizzati a Vigevano e Voghera poi, nel caso di un peggioramento dell’emergenza, si procederà alla riconversione graduale dei posti letto: si partirà con la riconversione dei 26 posti letto della Riabilitazione, la sospensione delle attività chirurgiche e l’attivazione di un’area di osservazione di Pronto Soccorso per un massimo di 18 posti letto; alla saturazione di questi si passerà alla realizzazione di una sezione Covid nel reparto di Medicina con ulteriori 10 posti.

Il terzo step, infine, prevede la riconversione di tutta la Medicina con disponibilità di 32 posti letto.

Oliviero Maggi

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