«Le famiglie dei soldati si rivolgano a noi. Le aiuteremo a ricordarli»

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La sezione Stradella-Oltrepò Pavese dell’Unirr (Unione italiana reduci di Russia) ha avviato il censimento dei combattenti oltrepadani reduci, prigionieri e dispersi durante la campagna di Russia. E lancia un appello

Un censimento dei soldati oltrepadani reduci, prigionieri e dispersi durante la campagna di Russia. È questa l’ultima iniziativa della sezione Stradella-Oltrepò Pavese dell’Unirr (Unione italiana reduci di Russia) in collaborazione con Manuele Riccardi, giornalista per alcune testate locali e appassionato di storia locale.

«Già da alcuni anni, a periodi alterni, avevo iniziato alcune ricerche riguardanti il fratello di mio nonno, l’artigliere Cesare Riccardi, classe 1921, arruolato nel 2° Raggruppamento d’Artiglieria di Corpo d’Armata, 23° gruppo, 1^ Batteria e disperso in luogo non ben definito nel gennaio 1943: di lui non erano rimaste grandi testimonianze riguardo la “sua” Campagna di Russia. – commenta Riccardi – Quando ho saputo della ricostituzione della sezione Unirr Stradella-Oltrepò mi sono immediatamente tesserato e ho cercato di approfondire le mie ricerche. Incrociando i dati di quattro archivi e database differenti, oltre a quello ufficiale dell’Unirr nazionale, ho scoperto altri soldati di paesi vicini al mio, arruolati nello stesso corpo e nello stesso gruppo: ma molte informazioni erano contrastanti e andavano analizzate».

Cesare Riccardi, fratello del nonno di Manuele disperso in Russia

Da qui è nata l’idea, insieme alla sezione Unirr di Stradella-Oltrepò, di censire tutti i soldati che hanno partecipato alla Campagna di Russia (1941-1943), non limitandosi a un semplice elenco, ma cercando di incrociare dati e testimonianze, in modo da poter aver un quadro completo dei concittadini schierati al fronte e di poter creare un archivio digitale con tutta la documentazione ancora esistente.

«In questo modo potranno emergere molti racconti rimasti ancora nascosti negli anni. – aggiunge Riccardi – Dalla caduta dell’Unione Sovietica sia Onorcaduti sia Unirr nazionale hanno fatto un grande lavoro per poter recuperare i resti dei soldati sepolti in Russia, e penso che ormai tutto quello che si poteva fare è stato fatto. Il nostro progetto territoriale ha per lo più lo scopo di poter far maggior chiarezza sulla disposizione dei nostri soldati al fronte e su quale sia stata la loro sorte».

La ricerca è ancora molto parziale e il lavoro da fare è ancora lungo: intanto, da febbraio, sono stati censiti i dati di 45 Comuni, per circa 410 soldati partiti per il fronte russo. Questi 410 sono suddivisi in 80 deceduti in prigionia, 255 caduti, 45 deceduti (con luogo di sepoltura certo). «Per quanto riguarda i reduci, abbiamo raccolto le testimonianze di una trentina di soldati.

Di loro due sono ancora viventi in Oltrepò (Castana e Stradella) e uno in Lomellina (Castelnovetto).

In tutta la provincia di Pavia risultano 1147 tra dispersi, caduti e prigionieri nella campagna di Russia, di cui la metà oltrepadani. Paradossalmente la difficoltà più grande riguarda il censimento e la reperibilità di documenti sui reduci, in quanto non sono stati censiti prima.

La ricerca, inoltre, ha permesso di “scovare” i soldati medagliati sul fronte russo: a oggi risultano 29 medaglie, 8 croci, 6 argenti e 15 bronzi». «Invitiamo i parenti di questi soldati, in possesso di documentazione o anche di semplici informazioni, a contattarci tramite email (unirr.stradellaoltrepo@gmail.com) o attraverso la nostra pagina Facebook, per poter portare avanti questo progetto e mantenere viva la loro memoria anche nelle generazioni future. – è l’appello lanciato dal segretario della sezione oltrepadana, Carlo Lupi – La sezione di Stradella-Oltrepò vanta una sessantina di iscritti, tra cui tre reduci, due oltrepadani e uno di Bari che, venuto a conoscenza delle nostre attività sui social, ha voluto tesserarsi con noi».

La sezione Unirr di Stradella nasce nella metà degli anni ’50 per volontà di alcuni reduci stradellini. Con la scomparsa di questi ultimi, il labaro viene conservato per diversi anni dalle Patronesse Unirr Anna Sacchi e Ines Montini, fino al 2008, anno in cui viene consegnato al gruppo Alpini di Stradella. Dopo decenni di inattività, il 29 dicembre 2018, alla presenza del vicepresidente nazionale vicario e dell’amministrazione comunale di Stradella, viene ufficialmente riattivata la sezione nominandola “Unirr sezione di Stradella-Oltrepò”.

La sezione è presieduta da Carlo Brandolini e ha sede a Castana, nei locali messi a disposizione dall’amministrazione comunale in municipio. La sezione oltrepadana lavora in stretta collaborazione con l’Unirr nazionale, che ha avuto fin dall’inizio l’obiettivo di fare piena luce sulle vicende dell’Armir (Armata Italiana in Russia) e sulla sorte dei militari che ne facevano parte, con particolare riguardo agli oltre 90.000 caduti sul fronte russo.

L’Unirr si è battuta per decenni per ottenere dal Governo russo la possibilità di riportare in Italia le salme dei caduti. Grazie anche a questo impegno, a partire dagli anni Novanta, sono iniziate a opera del Ministero della Difesa, attraverso Onorcaduti, le esumazioni dai cimiteri campali di Russia e Ucraina, che hanno permesso il rientro in Italia di migliaia di salme di caduti noti e non identificati.

Oliviero Maggi

(Nella foto di copertina: Manuele Riccardi e Carlo Lupi)

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