«La transizione ecologica per la cura della vita»

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Il tema della Giornata del Creato

ROMA – Era il 1° settembre 2006 quando la Chiesa italiana celebrò la prima “Giornata per la salvaguardia del Creato”.

Un appuntamento che da 16 anni coinvolge il mondo ecclesiale sia a livello nazionale sia locale.

La scelta del 1° settembre, capodanno ortodosso, fu proposta dal patriarca ecumenico di Costantinopoli Dimitrios I, quando nel 1989 si tenne la prima Assemblea ecumenica europea a Basilea, su iniziativa congiunta del Consiglio delle Conferenze episcopali europee (Ccee) e della Conferenza delle Chiese europee (Kek), che riunì per la prima volta i delegati cattolici, ortodossi, evangelici, anglicani e vetero-cattolici di tutta Europa, per parlare della difesa del creato. Anche quest’anno i vescovi della Commissione per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, e di quella per l’Ecumenismo e il dialogo, hanno elaborato il Messaggio sul tema: “«Camminare in una vita nuova» (Rm 6,4) – La transizione ecologica per la cura della vita”.

L’appuntamento s’inserisce nel cammino verso la 49^ Settimana Sociale che s’intitola “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso”.

«L’epoca che stiamo vivendo è piena di contraddizioni e di opportunità. – scrivono i vescovi all’inizio del messaggio – La strada che conduce a Taranto richiede a tutti un supplemento di coinvolgimento perché sia un percorso di Chiesa che intende camminare insieme e con stile sinodale».

«Il cambiamento climatico continua ad avanzare con danni che sono sempre più grandi e insostenibili. – proseguono – Non c’è più tempo per indugiare: ciò che è necessario è una vera transizione ecologica che arrivi a modificare alcuni presupposti di fondo del nostro modello di sviluppo». Sono necessarie «scelte precise» e la preoccupazione è quella «di avviare processi e non di occupare spazi o di fermarsi a rimpiangere un passato pieno di contraddizioni e di ingiustizie». La Chiesa si impegna «ad accompagnare e incoraggiare i cambiamenti necessari».

Per i vescovi italiani, è urgente «promuovere una società resiliente e sostenibile» e la transizione ecologica deve essere “giusta”, capace di valorizzare le “buone pratiche” che aprono la strada ad una “resilienza trasformativa”.

La celebrazione nazionale si terrà nella diocesi di Montepulciano – Chiusi – Pienza il 4 e 5 settembre.

Daniela Catalano

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