I palazzi di Cassano Spinola
Di Pier Luigi Feltri
Cassano Spinola si trova tra Novi Ligure e Tortona, nella valle dello Scrivia. Il borgo ha origini antiche e per secoli è stato feudo della famiglia Spinola, che lo governò dal Trecento fino alla fine del Settecento. Di quell’epoca restano diversi palazzi nobiliari che impreziosiscono il centro storico. L’antica rocca del castello, risalente al X secolo, dominava il borgo dall’alto. L’assedio e il saccheggio del 1499 ne segnarono l’inesorabile declino, culminato con lo smantellamento finale nel 1805. Oggi al posto dell’antico maniero rimangono soltanto un’area verde e alcuni tratti di mura perimetrali. Tra le architetture civili spicca il palazzo Millelire, il più importante del borgo. Citato già nel 1608, fu ristrutturato nel 1624 da Claudio Spinola, che lo trasformò in una residenza di rappresentanza, secondo il gusto genovese. Nell’Ottocento la famiglia Albini-Millelire lo ampliò e lo sopraelevò, aggiungendo elementi neogotici e una torretta, poi rimossa nel 1930. Si trova in via Arzani, nel cuore del borgo. Nei pressi del Millelire si può vedere il palazzo Barona, vicino alla salita del castello, che risale alla fine del Cinquecento. Il nome ricorda il titolo di baroni di Montessoro assunto dagli Spinola nel Seicento. Il palazzo della Guacciorna, sul limite verso Tortona, è invece un grande SANTI E BEATI di Daniela Catalano Reggio l’arcivescovo beato complesso rurale signorile nato nel Seicento. Risulta infine purtroppo compromesso il palazzo Belforte, risalente al Settecento, poiché gravemente danneggiato dal terremoto del 2003. Oggi ne rimane solo una parte del piano terreno. Sul piano religioso, la parrocchiale di San Pietro è il cuore del paese. Esisteva qui un luogo di culto già tra il V e il VII secolo, che nel corso del XIV secolo fu trasformato e assunse un impianto basilicale a tre navate. Nel Seicento vennero aggiunte cappelle laterali e decorazioni barocche. Salendo verso la parte alta del borgo, si incontra l’oratorio della Santissima Trinità, noto anche come oratorio dell’Assunta o del Rolino. L’edificio, in stile rinascimentale, presenta un’unica navata terminante con un’ab- side ottagonale. Era collegato direttamente al palazzo Barona, segno del legame tra la famiglia Spinola e l’edificio sacro. Dal centro storico vale la pena spostarsi in località San Bartolomeo per i resti del ponte romano sul torrente Scrivia. Si tratta di due piloni in pietra, visibili soprattutto nei periodi di magra del fiume. Cassano Spinola è legato anche alla storia del ciclismo: qui infatti morì nel 1978 Costante Girardengo.
pierluigi.feltri [at] gmail.com

