“Gli ultimi fagiolini” di Fausto Mogni

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La mostra fotografica dedicata all’ambiente

NOVI LIGURE – Sabato scorso nell’androne di Palazzo Pallavicini, alla presenza del senatore Massimo Berutti, del sindaco Gian Paolo Cabella e dell’assessore alla Cultura Andrea Sisti, è stata inaugurata la mostra fotografica di Fausto Mogni, intitolata “Gli ultimi fagiolini ovvero non si butta via niente”. L’iniziativa rientra nel progetto collettivo nazionale “Ambiente Clima Futuro” promosso dalla Federazione italiana associazioni fotografiche (FIAF) ed è organizzata, a livello locale dall’associazione fotografica “Obiettivo Fotoreport”, congiuntamente all’Assessorato alla Cultura e alla Biblioteca Civica di Novi Ligure.

Fondata nel 1948 a Torino, la FIAF è un’associazione senza fini di lucro, attenta da sempre alle tendenze e alle istanze culturali della fotografia italiana, con lo scopo di divulgarla e sostenerla su tutto il territorio nazionale.

Oggi annovera circa 5.000 associati e 500 foto club affiliati, tramite i quali raggiunge, con i propri mezzi informativi, oltre 40.000 u- tenti che nutrono interesse per il mondo della fotografia.

La FIAF è stata la prima e sinora unica realtà ad aver strutturato e lanciato un “progetto fotografico” organico riguardante le problematiche ambientali, in funzione non solo di registrare “in pianta” l’attuale situazione italiana, a cavallo tra un passato di sfruttamento e scarsa preservazione dell’habitat naturale e un presente che, pur ricco di contraddizioni, punta con decisione a un futuro sostenibile, ma di fornire anche un valido spunto per un’ampia riflessione di tipo culturale e sociologico.

Sono stati 1.032 gli autori che si sono cimentati con le varie tematiche ambientali, mappando l’intero territorio nazionale per restituire una visione complessiva di questo preciso momento storico, attraverso la bellezza di 14.448 immagini; mentre, 24 sono stati gli autori di audiovisivi che, supportati dal Dipartimento DIAF, hanno aderito con 27 opere.

«L’idea del portfolio – ha commentato Mogni – nacque considerando gli innumerevoli sprechi odierni, che rovinano l’ambiente.

Io stesso, nato nel 1939, ho trascorso un’infanzia “agricola” e sono cresciuto in un ambiente di “sani risparmi”, quindi, il “non si butta via niente” fa parte del mio Dna. Nel novembre scorso decisi di far vedere un aspetto della mia vita da pensionato, forse utile a qualcuno di buona volontà.

Colsi l’occasione dello smantellamento dei fagiolini per svelarne l’utilizzo nella produzione del terriccio, vero tema del portfolio».

La mostra può essere visitata nella Corte di Palazzo Dellepiane tutti i giorni, fino a domenica 26 giugno, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19.

Vittorio Daghino

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