“Fuoco e fiaccola” per il popolo di Dio

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Il vescovo in visita ai sacerdoti del Vicariato del Genovesato

SAVIGNONE – Giovedì 16 Giugno si è tenuto l’ultimo incontro di Mons. Guido Marini con i sacerdoti nei Vicariati. Anche quello del Genovesato ha accolto l’invito del vescovo e i pochi parroci rimasti sul territorio si sono incontrati a Savignone, luogo di residenza del vicario foraneo.

Nella chiesa parrocchiale di San Pietro vi è stato un momento di preghiera con la recita dell’Ora Terza e un prolungato momento di adorazione silente. Al termine, nella saletta adiacente la sacrestia, l’incontro con Mons. Marini per ascoltare una profonda meditazione biblica inerente le letture del giorno. Il richiamo al profeta Elia con le parole “fuoco e fiaccola” hanno dato spunto al vescovo per indicare come anche nella nostra vita sacerdotale deve esserci il fuoco dell’amore del Signore per trasmettere calore e ritemprare le anime a noi affidate. La fiaccola richiama, invece, la luce: essere luce non solo per noi ma soprattutto per il popolo di Dio che vuole essere illuminato per poter incontrare il Signore. D’altronde il sacerdote è una persona amata da Dio per il popolo di Dio e sarà fuoco e fiaccola solo nella misura in cui saprà accogliere l’amore del Signore. Tutte le nostre azioni pastorali sarebbero vane se non ci fosse il forte desiderio di incontro con Cristo, attraverso l’Eucaristia, la preghiera personale, la meditazione quotidiana e anche una buona lettura spirituale; tutte pratiche che se tralasciate rendono il nostro apostolato solo voglia di fare, magari con fretta, dimenticando l’importante per l’urgente. Anche il vangelo con la preghiera del Padre Nostro è stato oggetto di riflessione. Mai prima di allora il volto di Dio era stato indicato con la parola “Padre”. Solo in Gesù abbiamo questa grazia di rivolgerci a Lui con tono filiale, sentendoci anche fratelli tra noi perchè attratti dalla sua misericordia e inseriti nell’amore trinitario.

Mons. Marini ha ribadito anche alcune note pratiche: la raccomandazione alla salute personale per- chè aver cura del proprio corpo significa attenzione anche al dono della nostra vita. Altro argomento quello della pulizia e dell’ordine nelle nostre chiese ma anche nelle nostre case che denotano ordine anche interiore e spirituale. Da ultimo, ma non di minor importanza, l’attenzione ai beni temporali con la stesura di un testamento che sia attento al dopo di noi affinchè non si siano spiacevoli sorprese.

Al termine, alcuni interventi dei parroci sono stati un vero ringraziamento al vescovo per il suo stile cordiale e affettuoso, infatti, anche Gesù disse ai suoi discepoli: «Vi ho chiamati amici». Mons. Marini desidera che ci sia tra vescovo e preti un rapporto forte di amicizia e stima reciproca, tralasciando sterili rancori che non denotano neppure un vero stile evangelico.

Il Vicariato possiede anche molte strutture realizzate a suo tempo da parroci zelanti e premurosi.

Case di riposo, asili parrocchiali, cinema, teatri e case vacanze che un tempo potevano essere motivo di vicinanza al popolo di Dio ma che oggi rischiano di impegnare troppe energie a discapito di quel- le che sono le esigenze pastorali del territorio. I sacerdoti hanno concluso ribadendo che oggi è più che mai urgente trovare un supporto in Diocesi per sollevarli da incombenze di legale rappresentanza che per mancanza di tempo o di capacità personale potrebbero diventare motivo di poca serenità e di conseguenza di scarsa salute.

Don Gian Paolo Civillini

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