Fu vera gloria (televisiva)

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di SILVIA MALASPINA E CAROLINA MANGIAROTTI

La recente e prematura scomparsa dell’attore Matthew Perry ci ha rattristato, poiché il sarcastico e disincantato Chandler Bing, da lui interpretato nella celeberrima serie TV Friends, era il nostro preferito e ci strappava un sorriso anche nelle situazioni meno allegre. Siamo particolarmente affezionate a questa serie, in quanto rappresenta uno dei rari esempi di trait d’union tra i nostri gusti televisivi giustamente diversi.

«Ti ricordi quando abbiamo iniziato a vedere insieme Friends? Eravamo nel pieno del primo lockdown: le giornate non passavano più e ti ho chiesto se tu avessi mai visto questa serie.»

«Visto è riduttivo, avrei potuto citarne i dialoghi a memoria, quindi non mi è parso vero rivedere tutte le dieci stagioni per l’ennesima volta, anche se mi hai imposto l’obbligo della versione in lingua originale! Per fortuna ricordavo bene le trame dei vari episodi e quindi sono riuscita a non perdermi nella nebbia dell’angloamericano! Devo riconoscere che in lingua originale i due personaggi che amavo maggiormente, Chandler e Rachel, hanno effettivamente una pregnanza maggiore, e quindi, proprio perché sono abbastanza fresca di re-visione della serie, sono particolarmente colpita dalla morte di Mattew Perry: aveva confessato la sua lotta contro le dipendenze, ma non immaginavo fosse così grave!»

«Sai cosa mi viene in mente? C’è un altro attore di cognome Perry che è mancato improvvisamente qualche anno fa, ti ricordi? Luke Perry, l’ho visto recitare in Riverdale.»

«Ma quale Riverdale! Luke Perry sarà per sempre il tormentato e bellissimo Dylan McKay di Berverly Hills 90210 (voi pischelli non potete capire!) così come Matthew Perry sarà per sempre Chandler Bing: sono attori che hanno legato il proprio nome a personaggi diventati iconici, abbagliandoci con l’illusione che la fama li potesse rendere immortali.»

Nel leggere poi i vari contributi in memoria di Matthew Perry, ci rendiamo conto di come sia lui, sia l’omonimo Luke, siano il simbolo di un mondo che sta scomparendo: sono diventati celebri agli albori di Internet e hanno saputo legare ai propri personaggi l’affetto di un pubblico trasversale, prima che sui social media spuntassero come funghi gli stormi di “famosi per essere famosi”. Per azzardare un paragone ardito, potremmo dire che i due Perry hanno raggiunto l’Olimpo in veste di dei, mentre oggi assistiamo al proliferare di divinità minori che non si comprende bene di quali talenti siano portatrici e che riescono a catalizzare l’attenzione solo di un particolare target di pubblico (giovani e giovanissimi).

Pur ipotizzando che qualcuno che non abbia mai visto un episodio delle serie sopra citate, ne conosce comunque a grandi linee la trama, e sa indicare quali personaggi corrispondano agli attori, che hanno conquistato la vera “gloria”.

silviamalaspina@libero.it

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