È Primavera: ecco le Giornate del FAI

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Sabato e domenica si potranno visitare luoghi ricchi di storia e cultura a Montaldeo, Rocchetta Ligure, Borghetto di Borbera, Cantalupo Ligure, Avolasca e Voghera

Sabato 25 e domenica 26 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico dell’Italia.

Un appuntamento irrinunciabile e sempre molto atteso perché capace di raccontare la straordinaria varietà del nostro Paese.

Nel territorio diocesano l’organizzazione delle Giornate è merito delle tre Delegazioni di Novi Ligure, dell’Oltrepò pavese e di Tortona e dei Gruppi Giovani del FAI che hanno individuato i “beni” del 2023. Per tutti i luoghi delle Giornate di Primavera è necessario prenotare sul sito www.giornatefai.it, cercando la località prescelta entro, e non oltre, la mezzanotte del giorno precedente la visita e fino a esaurimento dei posti.

Novese

La Delegazione FAI di Novi Ligure, con l’aiuto degli “apprendisti ciceroni” del liceo “Amaldi” e dell’istituto “Ciampini Boccardo” di Novi, apre le porte di 4 “luoghi”: il castello Doria di Montaldeo, Palazzo Spinola a Rocchetta Ligure, il Giardino Botanico Spinarosa in località Fighetto a Borghetto di Borbera e il castello di Borgo Adorno.

Il castello Doria di Montaldeo, paese al confine con la Liguria, risale al XII secolo. Fu un importante baluardo lungo le vie che da Nord conducevano a Genova. Alla metà del Cinquecento fu acquistato dai nobili genovesi Doria che divennero i nuovi feudatari. La famiglia, che ancora oggi lo possiede, ne fece una residenza di villeggiatura dal ’700. Nei sotterranei si potrà accedere a un ambiente completamente ridipinto nel 1952 dall’artista Renato Cenni.

Palazzo Spinola a Rocchetta Ligure, fu fatto costruire negli anni 1666-1678 da Napoleone IV Spinola. È situato al centro di Rocchetta e oggi è proprietà comunale. All’interno ospita la preziosa collezione di oggetti sacri del Museo delle Arti Sacre Valli Borbera e Spinti che è sezione distaccata del Museo diocesano di Arte Sacra di Tortona e il Museo della Resistenza e della Vita Sociale in Val Borbera.

Il Giardino Botanico Spinarosa di Borghetto di Borbera nasce nel 2016 e si estende su una superficie collinare di 4.000 metri quadri, raccogliendo circa 1.400 specie di piante, alcune poco comuni, raggruppate spesso in collezioni tematiche. Accompagnati dai proprietari, il percorso si snoderà tra il giardino delle aromatiche, il prato delle orchidee selvatiche, la collezione di clematidi, il giardino d’ombra e il giardino dei bambù.

Il castello di Borgo Adorno, frazione di Cantalupo Ligure, citato in un documento del 1176, risale all’Alto Medioevo, tra il ’900 e il 1000. L’aspetto attuale è dovuto agli interventi eseguiti da Luigi Botta Adorno che nella seconda metà del ’600 trasformò l’antica struttura in dimora gentilizia. Per le giornate FAI è accessibile anche la collezione di arte contemporanea dell’artista Clemen Parrocchetti, discendente degli Adorno.

Tortona

La Delegazione FAI e il Gruppo Giovani FAI di Tortona accolgono i visitatori in due “luoghi” entrambi nel borgo di Avolasca. Uno è Villa Cerruti, per la prima volta aperta al pubblico, progettata dal famoso architetto Coppedè. A farla costruire fu il genovese Alessandro Cerruti, banchiere, imprenditore e appassionato cacciatore, dopo aver raggiunto un accordo con la popolazione: questa gli avrebbe concesso la riserva di caccia nei boschi circostanti in cambio della costruzione di edifici e di servizi pubblici. Cerutti finanziò l’acquedotto, rifece il municipio, portò la luce elettrica, fece costruire la scuola e l’asilo e per il progetto di quest’ultimo chiamò uno degli architetti più famosi dell’epoca, il suo amico Gino Coppedè.

Il secondo luogo aperto è la chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Palenzona, frazione di Avolasca, che nel 1995 è stata proclamata Tempio Nazionale del Ricordo, dedicato ai caduti delle due guerre mondiali. Le visite saranno curate, oltre che dai volontari FAI, dagli “apprendisti ciceroni” del liceo “Peano” di Tortona e dal Gruppo Giovani FAI di Tortona. Parteciperanno anche i volontari della Pro loco di Avolasca. È suggerito un contributo libero, a partire da 5 euro, per sostenere le attività del FAI.

Oltrepò pavese

La Delegazione e il Gruppo Giovani Oltrepò Pavese, in collaborazione con l’Istituto “Gallini” e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Voghera, propone un percorso alla scoperta di Carlo Gallini, uomo di cultura, imprenditore agricolo, politico e filantropo vogherese. Il suo nome è strettamente legato all’Istituto Tecnico Agrario, da lui fortemente voluto e al palazzo dove abitava in via Emilia. Attraverso la visita guidata sarà possibile ammirare l’architettura neogotica dell’Istituto Agrario, progettato nel 1894 dall’ingegnere comunale Paolo Cornaro, il roseto e le vigne. Poco distante dalla scuola, sorge Palazzo Gallini, tipica casa borghese ottocentesca, con gli arredi e le decorazioni originali. Le visite saranno condotte dai volontari della Delegazione FAI, con l’aiuto degli “apprendisti ciceroni” dell’Istituto “Maserati-Baratta” di Voghera. Di proprietà del Comune, il palazzo è sede dal 2019 dell’Archivio Storico Civico. In occasione delle Giornate FAI sarà allestita la mostra di carte della famiglia Gallini, a cura di Natalia Stocchi, Maria Guzzetti e Paola Lodigiani. Per le visite guidate all’Istituto Agrario e a Palazzo Gallini è richiesto un contributo minimo di 3 euro. Il FAI Oltrepò propone, infine, su prenotazione, al costo di 10 euro per gli iscritti e 15 euro per i non iscritti al FAI, la visita guidata all’Archivio Storico Civico con la direttrice Natalia Stocchi.

d.c.

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