Curarsi con la cultura generale

Visualizzazioni: 290

di Silvia Malaspina e Carolina Mangiarotti

A proposito dei famigerati test di ammissione all’Università, di cui abbiamo già trattato più volte (ci scusiamo per il ricorrere dell’argomento, ma in questo periodo i nostri discorsi sono dominati da tale leitmotiv), è occorso un episodio che ci ha condotto a una riflessione più ampia sul tema della “cultura generale”.

«Questo test era meno difficile di quanto mi aspettassi, ma purtroppo mi sono resa conto, appena l’ho consegnato, di aver sbagliato una delle domande di cultura generale. Il quesito era: “Quale di questi avvenimenti è successivo alla Seconda Guerra Mondiale? a) l’invasione della Polonia da parte della Germania, b) la Guerra di Corea, c) la Guerra civile spagnola, d) l’invasione della Manciuria da parte del Giappone”. Ahimè, ho risposto la Guerra civile spagnola! Era la Guerra di Corea!» «Come hai fatto a rispondere una stupidaggine del genere! Non ti ricordi che la Spagna non ha partecipato alla Seconda Guerra Mondiale perché era dilaniata dalla Guerra Civile? In terza media hai studiato che i dittatori europei negli anni del Conflitto erano tre: Mussolini, Hitler e Franco. Sei un po’ capretta…» «Tu pontifichi perché hai fatto l’esame di Storia contemporanea all’Università. Io queste cose le ho studiate alla veloce in terza media, cioè cinque anni fa, mentre nel programma di storia di quest’anno non siamo ancora arrivati al punto. Ero concentrata sulle domande di Chimica, Fisica e Biologia, visto che il test era per l’ammissione a Medicina! Ma secondo te, un medico si mette a parlare con i pazienti di Storia? E soprattutto della Guerra di Corea? Ti immagini? “Dottore, ho la febbre, mal di gola, respiro male!” “Ma sì, non è niente, piuttosto: perché non parliamo un po’ della Guerra di Corea? Lei cosa ne pensa?”» «Devo riconoscere che hai una parte di ragione. I programmi di Storia mi sembrano un po’ obsoleti: è assurdo che all’inizio di ogni ciclo scolastico si ricominci dalla preistoria, si ristudino gli Ittiti e poi ai professori manchi il tempo materiale per concludere il programma: in questo modo restate ignoranti (nel senso etimologico del termine) in Storia contemporanea. Mi piacerebbe constatare quanti di voi sappiano cosa sono, ad esempio, il “regime dei colonnelli” in Grecia o le dittature militari in Sudamerica, a meno che in autonomia non abbiate letto qualcosa al riguardo, ma a 19 anni lo credo improbabile. Sarebbe auspicabile approfondire la Storia, la Letteratura, l’Arte contemporanee, perché costituiscono il nostro background più recente, aiutano a comprendere il presente e a non ripetere gli errori del passato!» «Giusto. Ed eventualmente il medico può ampliare il discorso: “Caro paziente, prima di visitarla, mi dica un po’: secondo lei la Guerra di Corea è stata il presupposto per la Guerra del Vietnam?”»

silviamalaspina@libero.it

Commenti: 0

Il tuo indirizzo mail non sarà reso pubblico. I campi obbligatori sono segnati con *