Chi è Robert Francis Prevost?
La nascita a Chicago, le origini (anche) italiane del padre e della madre, gli studi, la formazione, i prestigiosi incarichi all’interno della Chiesa come vescovo e come cardinale, la chiamata di Francesco in Vaticano. Gioca a tennis e simpatizza per la Roma
Leone XIV è il primo Papa agostiniano e anche il primo Papa statunitense della storia.
Robert Francis Prevost nasce il 14 settembre 1955 a Chicago, nell’Illinois, da Louis Marius Prevost, di origini francesi e piemontesi, e Mildred Martínez, di origini spagnole e italiane. Secondo l’Ansa, infatti, il bisnonno materno nacque a Sanremo nel 1806 ed emigrò in Louisiana dove si sposò. È il terzo di tre figli maschi, nato dopo Louis Martín e John Joseph. Trascorre l’infanzia e l’adolescenza a Dolton, alla periferia di Chicago, ed è parrocchiano della St. Mary of the Assumption Parish, una delle chiese storiche della città dove Prevost canta nel coro e fa il chierichetto e frequenta la scuola elementare cattolica vicina alla parrocchia. Alle Superiori si iscrive al Seminario Minore dei Padri agostiniani e consegue il diploma nel 1973. Frequenta poi la Villanova University, in Pennsylvania, e nel 1977 ottiene la laurea in Scienze matematiche e la licenza in Filosofia. Il 1° settembre dello stesso anno Prevost entra nel noviziato dell’Ordine di sant’Agostino, nella provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio di Chicago, ed emette la prima professione il 2 settembre 1978.
Il 29 agosto 1981 pronuncia i voti solenni. Riceve la formazione presso la Catholic Theological Union di Chicago, diplomandosi in Teologia. All’età di 27 anni è inviato dai suoi superiori a Roma per studiare Diritto Canonico alla Pontificia Università San Tommaso d’Aquino (Angelicum) ed è ordinato sacerdote il 19 giugno 1982 nel Collegio agostiniano di Santa Monica. Il futuro Papa consegue la licenza nel 1984 e l’anno dopo, mentre prepara la tesi di dottorato, viene inviato nella missione agostiniana di Chulucanas, a Piura, in Perù. Presta servizio come cancelliere della Diocesi di Chulucanas e vicario parrocchiale della Concattedrale della Sacra Famiglia di Nazareth, fino al 1986. È il 1987 quando discute la tesi dottorale su Il ruolo del priore locale dell’Ordine di Sant’Agostino ed è nominato direttore delle vocazioni e direttore delle missioni della Provincia agostiniana “Madre del Buon Consiglio” di Olympia Fields, in Illinois. L’anno successivo raggiunge la missione di Trujillo, sempre in Perù, come direttore del progetto di formazione comune degli aspiranti agostiniani dei vicariati di Chulucanas, Iquitos e Apurímac.
Nell’arco di undici anni ricopre gli incarichi di priore della comunità (1988-1992), direttore della formazione (1988-1998), insegnante dei professi (1992-1998) e nell’Arcidiocesi di Trujillo di vicario giudiziale (1989-1998) e professore di Diritto Canonico, Patristica e Morale nel Seminario maggiore “San Carlos e San Marcelo”. Al contempo gli viene anche affidata la cura pastorale di Nostra Signora Madre della Chiesa, eretta successivamente parrocchia con il titolo di Santa Rita (1988-1999), nella periferia povera della città, ed è amministratore parrocchiale di Nostra Signora di Monserrat dal 1992 al 1999. Quando è eletto priore provinciale della Provincia Agostiniana “Madre del Buon Consiglio” di Chicago, e due anni e mezzo dopo al Capitolo generale ordinario dell’Ordine di Sant’Agostino, i suoi confratelli lo scelgono come priore generale, confermandolo nel 2007 per un secondo mandato che termina nell’agosto del 2013. In ottobre torna nella sua Provincia agostiniana, a Chicago, ed è direttore della Formazione nel convento di Sant’Agostino, primo consigliere e vicario provinciale; incarichi che ricopre fino a quando Papa Francesco lo nomina, il 3 novembre 2014, amministratore apostolico della Diocesi peruviana di Chiclayo e al contempo vescovo titolare di Sufar.
Il 7 novembre Prevost fa l’ingresso in Diocesi, alla presenza del nunzio apostolico James Patrick Green, che lo ordina vescovo il 12 dicembre 2014, festa di Nostra Signora di Guadalupe, nella cattedrale di Santa Maria. Il suo motto episcopale è “In Illo uno unum”. Il 26 settembre 2015 è nominato da Francesco vescovo di Chiclayo e in quell’anno diventa cittadino peruviano. Nel marzo 2018 è eletto secondo vicepresidente della Conferenza episcopale peruviana, all’interno della quale è anche membro del Consiglio economico e presidente della Commissione per la cultura e l’educazione. Nel 2019 è tra i membri della Congregazione per il Clero e l’anno successivo tra quelli della Congregazione per i Vescovi. Nello stesso 2020, il 15 aprile, arriva la nomina pontificia anche di amministratore apostolico della Diocesi peruviana di Callao.
Il 30 gennaio 2023 Papa Francesco lo chiama a Roma come prefetto del Dicastero per i Vescovi e presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina, promuovendolo arcivescovo. E nel Concistoro del 30 settembre dello stesso anno lo crea cardinale, assegnandogli la diaconia di Santa Monica. Prevost ne prende possesso il 28 gennaio 2024 e come capo Dicastero partecipa agli ultimi viaggi apostolici di Papa Francesco e alla prima e alla seconda sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sulla sinodalità, che si sono svolte a Roma rispettivamente dal 4 al 29 ottobre 2023 e dal 2 al 27 ottobre 2024. Un’esperienza maturata come priore degli agostiniani e rappresentante dell’Unione dei superiori generali (Usg). Il 4 ottobre 2023 il Santo Padre lo ammette tra i membri dei Dicasteri per l’Evangelizzazione, Sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari; per la Dottrina della Fede; per le Chiese Orientali; per il Clero; per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica; per la Cultura e l’Educazione; per i Testi Legislativi; nella Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano. Il 6 febbraio 2025 ottiene il Titolo della Chiesa suburbicaria di Albano promosso all’ordine dei cardinali vescovi. Il 9 febbraio scorso celebra in piazza San Pietro la Messa, presieduta da Bergoglio, per il Giubileo delle forze armate. Durante l’ultimo ricovero del predecessore al Policlinico “Gemelli”, il 3 marzo scorso, Prevost presiede il rosario per la salute di Papa Francesco in piazza San Pietro. Leone XIV ama anche lo sport in particolare il tennis e si considera un tennista dilettante, ha la passione per il baseball e tifa per i White Sox, una delle due squadre di Chicago. In Italia non nasconde le sue simpatie per la Roma. Parla correntemente inglese, spagnolo, portoghese e italiano e ha una buona conoscenza del latino, del tedesco e del francese.