Beata Assunta Marchetti

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La Chiesa il 1° luglio fa memoria della Beata Maria Assunta Marchetti, missionaria in Brasile e cofondatrice, insieme al fratello Giuseppe, della congregazione delle suore scalabriniane per i migranti.

È stata proclamata beata il 25 ottobre 2014. Nacque a Lombrici di Camaiore, in provincia di Lucca, il 15 agosto 1871 e fin da giovane voleva dedicare la sua vita a Dio. La malattia della madre e la morte prematura del padre le impedirono di realizzare subito le sue aspirazioni.

Nel 1895 accettò la richiesta del fratello, don Giuseppe, di seguirlo nella sua missione in Brasile, per occuparsi degli orfani degli emigranti italiani. Insieme alla madre e ad altre due giovani, fu presentata al vescovo Mons. Giovanni Battista Scalabrini e con lui, il 25 ottobre 1895 a Piacenza, diede vita alle Serve degli Orfani e Abbandonati, ramo femminile dei Missionari di San Carlo.

Per lei Gesù era presente nei poveri, negli orfani, negli ammalati e nei migranti. Fu felice di essere chiamata all’onore dell’apostolato e al servizio della carità tra i più abbandonati. Dedicò la sua esistenza ai piccoli, diventando madre di coloro che erano diventati orfani e il suo più grande desiderio fu quello di poter vivere e morire in compagnia dei suoi prediletti, gli orfani.

Fu superiora generale delle scalabriniane del 1912 al 1918 e poi nuovamente dal 1927 al 1935. Le suore missionarie scalabriniane trovarono in lei un pilastro e un modello di instancabile missionarietà e coraggiosa dedizione nella carità. Una grave ferita alla gamba, che si provocò durante la visita a un ammalato, le causò lunghi anni di sofferenza.

Morì nell’orfanotrofio di Villa Prudente a San Paolo, in Brasile, il 1° luglio 1948. Nel 1987 si aprì il processo diocesano di beatificazione e nel 1991 i suoi resti mortali furono traslati presso la cappella dell’orfanatrofio.

Daniela Catalano

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