A San Giacomo è stato benedetto il campanile
Presentati i restauri in occasione della patronale dell’Addolorata
TORTONA – Nel giorno della vigilia della festa patronale della Madonna Addolorata, la comunità pastorale “San Marziano” ha vissuto un momento di grande gioia e partecipazione: l’inaugurazione ufficiale del campanile restaurato della chiesa di San Giacomo, alla presenza del vescovo Mons. Guido Marini e di numerosi fedeli. Il restauro, iniziato ormai alcuni anni fa, si è reso necessario a causa del degrado delle facciate del campanile, dove l’intonaco in più punti si stava staccando e l’intervento ha inoltre permesso di risolvere altri problemi strutturali e le perdite nei canali di gronda. Durante i lavori, svolti con tecniche su fune per contenere i costi e rispettare la particolare collocazione del campanile, è emersa anche la necessità di eseguire una profonda pulizia nella cella campanaria e nel tamburo, e soprattutto, sostituire la croce in cima alla torre, piegatasi probabilmente a causa del vento. Con l’ausilio di una gru e di una piattaforma speciale, si è potuto smontare la vecchia struttura e collocare una nuova croce più leggera e traforata, capace di resistere meglio alle intemperie. Il risultato è un campanile restituito al suo splendore, nel rispetto della storia e della sicurezza della comunità, che ha potuto ammirarlo nella cornice festosa della festa patronale, accompagnata dal suono gioioso delle campane. Dopo la Messa Solenne celebrata dal parroco don Claudio Baldi, nel cortile dell’oratorio ha preso la parola Mons. Guido Marini che ha voluto sottolineare il valore spirituale del campanile e delle sue campane, ricordando un’incisione presente su una campana antica: “Ecco io sono una campana, non annuncio mai cosa vana”. «Ogni rintocco – ha spiegato – non è soltanto un suono, ma un richiamo alla presenza di Dio in mezzo a noi. Le campane ci parlano di fede, di speranza e di carità, accomunando tutti come membra di un’unica famiglia. Guardando il campanile o ascoltando le campane dobbiamo ricordare che non siamo soli, ma, grazie a Gesù, parte di una comunità viva». Il vescovo ha poi rivolto un pensiero commosso al compianto don Alberto Rossella, che aveva avviato i lavori di restauro ma che è scomparso il 2 agosto 2024, prima di poterli vedere completati. «Oggi – ha detto – le campane suonano anche per lui, per accompagnare le nostre voci e i nostri cuori fino al cielo dove Don Alberto vive. Quest’opera che lui ha iniziato e che tanto gli stava a cuore è giunta a compimento, e in questo suono percepiamo un legame bello che ci unisce a lui. Forse siamo fisicamente distanti, ma spiritualmente restiamo insieme». La cerimonia di inaugurazione si è svolta alla presenza delle autorità cittadine, rappresentate dall’assessore ai Lavori Pubblici Luigi Bonetti e dal pre- sidente del Consiglio Comunale Giovanni Ferrari Cuniolo, e dei parroci della Comunità Pastorale San Marziano, del Sacro Cuore e di Viguzzolo e si è conclusa con la benedizione del campanile e lo scoprimento di una lapide commemorativa, che ricorda il contributo di don Rossella e la partecipazione della comunità al restauro. Tra applausi e commozione, il suono festoso delle campane ha suggellato un momento importante per la chiesa di San Giacomo, cara, come don Alberto, a tutti i Tortonesi. La giornata si è poi conclusa in un clima di amicizia e condivisione con un rinfresco che è stato occasione per ritrovarsi insieme e celebrare non solo un’opera di restauro, ma soprattutto la vitalità di una comunità riunita attorno alla propria chiesa.
Diego Sparpaglione