Salendo da Teo a Piuzzo

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Salendo dall’Alta Val Borbera lungo la strada che da Cabella Ligure si arrampica verso le pendici appenniniche, si incontrano due minuscoli borghi che custodiscono storie straordinarie: Teo e Piuzzo. Teo si trova a circa 2 chilometri dal capoluogo comunale, in posizione appartata. Piuzzo, poco più in alto, sfiora i 1.000 metri di quota e conta ormai una manciata di residenti. Teo è noto ben oltre i confini della Val Borbera per un legame che lo proietta nella storia della Chiesa: qui, il 3 giugno 1887, nacque Maria Gogna, nonna materna di Papa Francesco. Figlia di Pietro Giovanni Gogna, calzolaio, e di Regina Demergazzo, Maria trascorse a Teo solo i primi anni di vita, prima che la famiglia decidesse di emigrare in Argentina in cerca di fortuna. A Buenos Aires, Maria sposò Francesco Sivori e diede alla luce Regina Maria, la madre del futuro Pontefice, venuto “dalla fine del mondo” ma con radici salde sulle nostre montagne. Il cuore religioso del borgo è l’oratorio di San Bernardo, edificio semplice ma suggestivo, con facciata scandita da lesene doriche bianche su fondo rosa, che sorge in posizione marginale rispetto al nucleo abitato. Nell’ex scuola e canonica è stata allestita recentemente una piccola raccolta di documenti e fotografie. SANTI E BEATI di DanieLa CaTaLano Luigi Tezza l’apostolo del Perù Proseguendo lungo la strada che sale verso i crinali si raggiunge Piuzzo, borgata immersa nel verde e nella tranquillità. Sorge qui il Rifugio Pineta, una struttura che da oltre sessant’anni rappresenta un punto di riferimento per gruppi parrocchiali, famiglie e amanti della montagna. La sua storia è legata alla figura di un sacerdote intraprendente, don Gianni Tagliafico, allora giovane parroco di Stazzano, che nei primi anni Sessanta decise di offrire ai ragazzi della sua comunità un’esperienza estiva diversa. Con l’aiuto di volontari e benefattori nacque così questa realtà. Da Piuzzo il sentiero prosegue verso la cresta appenninica: da qui, girando a sinistra si raggiunge il Monte Chiappo, mentre a destra si sale verso il Monte Ebro, più vicino al punto di partenza ma altrettanto panoramico. Due mete amate dagli escursionisti disposti ad affrontare una salita abbastanza impegnativa (750 metri di dislivello, circa 3 ore per la sola andata) in cambio di viste spettacolari sulle valli circostanti e fino al mare, quando il cielo è molto terso. Inoltre, tra le curiosità contemporanee, Teo ospita una coltivazione di zafferano: una piccola azienda agricola coltiva lì e a Piuzzo il prezioso “oro rosso”.

pierluigi.feltri [at] gmail.com

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