Miss, mia cara miss
Di Silvia Malaspina
Cara la mia Katia Buchicchio, il 15 settembre sei stata eletta Miss Italia: di te sappiamo che hai 18 anni, sei originaria di Anzi, un piccolo paese di 1400 abitanti in provincia di Potenza, ma vivi a Roma dove studi Odontoiatria e Protesi Dentaria. Hai le idee molto chiare sul tuo futuro. Appena incoronata hai dichiarato: «Spero di portare questo titolo con onore, il mio obiettivo è portare avanti gli studi, la mia priorità è questa». Ma, cara Katia, di te si è sottolineato, sia sui social, sia sui vari magazine, non questa tua ammirevole consapevolezza, ma il fatto che il tuo sorriso sia corredato da un apparecchio ortodontico. Come sempre accade, molti hanno criticato questa tua particolarità, giudicando non consono ai dettami di un concorso di bellezza che una ragazza non “perfetta” – non chiarendo in base a quali standard si giudichi la perfezione – venga eletta la più bella d’Italia. L’organizzatrice della kermesse, l’immarcescibile figlia d’arte Patrizia Mirigliani, si è prodigata con fervore in tua difesa: «Miss Italia non è solo un concorso che celebra la bellezza esteriore, ma la bellezza che tocca il cuore. Non sono solo volti e sorrisi, lo dimostriamo con l’impegno e il talento delle donne». In effetti molto è cambiato dai tempi delle miss belle senz’anima, quando statuari manichini sfilavano muti in succinti costumi da bagno con la coccarda: in questa edizione erano previste prove di portamento, ballo, canto e recitazione. La stessa Mirigliani ha voluto che le 40 finaliste fossero rappresentative della bellezza femminile reale, non ideale, un tratteggio variegato delle donne di oggi: una ragazza arbitro, una geometra delle ferrovie, una che si occupa di autodifesa… Ma, cara Katia, il punto, secondo molti, è un altro: ha ancora senso oggi un concorso come Miss Italia? Cosa è rimasto di quel rito di bellezza collettivo che si ripete dal 1946 e che lanciò dive come Silvana Mangano e Lucia Bosè? È sufficiente aprire un qualsiasi social per ammirare bellissime pulzelle che smaniano per accaparrarsi followers. Negli ultimi anni il declino è stato vorticoso: cancellata dai palinsesti Rai, oggi Miss Italia è tornata in eurovisione su Rai Play, oltre che su alcuni canali locali marchigiani, avendo traslocato dalla tradizionale sede di Salsomaggiore Terme a quella del PalaSavelli di Porto San Giorgio. Temo, cara Katia, che essere Miss adesso sia obsoleto quanto la mitica Miss cantata dal grande Totò, che «proveniva da Canicattì, prese posto sulla littorina, che partiva gremita quel dì».
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