La fede calda, vera e profonda è il segreto per salvare il mondo

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Ritiro spirituale guidato da Mons. Martino Canessa per i sacerdoti orionini di Piemonte e Lombardia

TORTONA – Lunedì 28 aprile al “Paterno” si è svolto il ritiro spirituale per una trentina di confratelli delle case orionine della zona di Piemonte e Lombardia. A guidare l’incontro è stato il vescovo emerito della Diocesi di Tortona, Mons. Martino Canessa, che ha proposto una riflessione sul passo del Vangelo di Giovanni (20, 19-31), in cui il Risorto appare ai suoi dicendo: «Pace a voi» e si mostra poi a Tommaso che escla- ma: «Mio Signore e mio Dio!». Mons. Canessa con la sua parola semplice e diretta e ricca di esperienza, ha aiutato i sacerdoti a riflettere su come curare la fede nella vita personale di ognuno. Alla meditazione è seguita l’adorazione eucaristica e un tempo di condivisione in gruppo. L’appuntamento si è concluso con il pranzo. Il direttore del “Paterno”,don Flavio Peloso, ha sottolineato un testo di san Luigi Orione, scritto subito dopo la prima guerra mondiale, nel 1919 e che Mons. Canessa ha voluto citare. In un momento in cui la desolazione e lo smarrimento erano gran- di, don Orione si chiedeva che cosa mancasse “perché la carità, la giustizia, la verità, non siano vinte, e non rientrino nel seno di Dio, maledicendo all’umanità, che avrà rifiutato di dare il suo frutto?”. La risposta era la fede: “Se aveste della fede soltanto come un grano di senape, ha detto Gesù, voi trasportereste le montagne, e niente vi sarebbe impossibile”. “Fede, fratelli, più fede! – scriveva il santo – Manca la fede in quelli che bisogna salvare. Ci manca la fede, la fede calda! Viviamo poco di Dio, e molto nel mondo: viviamo una vita spirituale tisica, manca quella vera vita di fede e di Cristo in noi, che ha insita in sé tutta l’aspirazione alla verità, e al progresso sociale. Manca la fede, quella fede divina, pratica e sociale del Vangelo, che dà al popolo la vita di Dio e anche il pane”. Per rinnovare la vita pubblica e privata, oggi come allora, secondo don Orione è “necessario che escano dal cuore della Chiesa, nuovi e umili discepoli del Cristo anime vibranti di fede, i facchini di Dio, i seminatori della fede!” “Senza fede avremo il gelo, la decadenza, la morte”. Il segreto di tutto, dunque, è una “vita di fede, vera, efficace, profonda, pratica”.

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