Ma davvero l’immigrazione è la nostra unica emergenza?

Visualizzazioni: 748

Anche in questa torrida estate continua a tenere banco nel Paese la discussione sugli immigrati, soprattutto dopo la vicenda di Carola e della Sea Watch. Sembra che sia davvero l’unico problema che ci riguardi. Quantomeno è legato ad un altro tema: la legalità. E qui va da sé che se la capitana Carola ha ingaggiato una manovra sbagliata o ha infranto la legge, deve essere processata; che se un immigrato delinque, deve essere processato. Però le regole valgono anche per un italiano; la legge è uguale anche per i politici che dovrebbero fare a meno dell’immunità parlamentare qualora venga loro contestato un reato: dal finanziamento illecito ai partiti al riciclaggio. Ciò che vorrei aggiungere è che sotto l’ombrellone, per non farsi mancare nulla, varrebbe la pena di affrontare discorsi su altre emergenze che purtroppo ci riguardano, altrimenti finiamo per andare sempre lì, a scannarci sui barconi. Matteo Renzi su “Repubblica” del 5 luglio ne ha individuate due, da mettere al centro del programma di una nuova sinistra che oggi fatica a creare un’alternativa a Lega e 5 Stelle: l’educazione e la denatalità. La prima sarebbe il vero antidoto al populismo di pancia: impiegare risorse nella scuola, nella cultura, nella formazione. Non tanto chiudere i porti, ma aprire teatri, musei, centri di aggregazione nelle periferie. C’è un allarme “civiltà” molto urgente. E la soluzione è che più aumenta la nostra conoscenza, più diminuiranno le nostre paure. Più costruiamo il futuro dei nostri figli sullo studio e la curiosità, più abbatteremo i muri. La globalizzazione non è un male, ma una formidabile occasione. I figli, appunto. Se ne fanno sempre meno. Un’Italia con le culle vuote, non può avere un avvenire. Però in parecchie famiglie ormai pensare di mettere al mondo un figlio equivale ad esporlo a un’esistenza incerta: che farà da grande? Come si manterrà? A cosa andrà incontro? Bisogna invertire la tendenza: fare in modo che un bimbo nasca in una culla piena di possibilità. Che possa aver voglia di cambiare il mondo. Di essere libero. Di scommettere sulle sue capacità. Che possa sorridere e conoscere la felicità. Auguri, intanto, a chi nasce oggi. Noi ce la metteremo tutta, promesso.

 

Commenti: 0

Il tuo indirizzo mail non sarà reso pubblico. I campi obbligatori sono segnati con *