Venerio, il santo del Golfo dei Poeti

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DI DANIELA CATALANO

Il santo di questa settimana, san Venerio, è molto amato nel Golfo dei Poeti, in Liguria. Venerio nasce intorno al 560 nell’isola di Palmaria, di fronte a Lerici e Portovenere. Non esistono racconti ufficiali della sua vita, ma le notizie derivano da diverse tradizioni che offrono l’immagine di un monaco e di un eremita. Fin da giovane ama il senso di libertà, il rumore delle onde, la salsedine e il silenzio ed è attratto dalla vita contemplativa. Venerio, infatti, entra nel monastero benedettino che sorge sull’isola e diventa monaco. Poi, si trasferisce a Tino, un isolotto poco lontano, per vivere da solo, fuggendo da un ambiente dove, a suo avviso, non si rispetta abbastanza la Regola benedettina. Nella nuova sede prega e si rende utile ai pescatori con i suoi consigli e con le sue intuizioni come quella di accendere dei grandi falò per illuminare e rendere più sicura la rotta dei pescherecci. Venerio diffonde anche la Parola di Gesù e la popolazione gli vuole bene; gli porta cibo, vestiti e altri regali che il santo dona ai poveri. Si racconta che, a un certo punto, infastidito dalla troppa fama che circonda la sua per- sona, fugge per un po’ di tempo in un’isola della Corsica. Dopo alcuni anni, torna al suo eremo dove muore in fama di santità attorno all’anno 630. Sulla tomba viene edificata un’abbazia a lui dedicata. Quando i Saraceni e i Normanni, nell’VIII secolo, attaccano le coste liguri, la salma del santo viene affidata al vescovo di Reggio Emilia che ha l’incarico di proteggere le genti e le città del Golfo. La reliquia giunge a Reggio nell’830 circa e Venerio diventa comprotettore della città. Il capo del santo, però, nel 1959, è restituito alla neo costituita Diocesi di La Spezia che in san Venerio riconosce il suo patrono. La Chiesa lo ricorda il 13 settembre e Portovenere in questa data lo festeggia solennemente con una suggestiva processione sul mare. In tale occasione si può visitare l’isola di Tino. San Venerio dal 1961 è invocato come protettore dei guardiani dei fari d’Italia.

cadarita [at] yahoo.it

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