Tormenti amorosi online

Di Silvia Malaspina

Caro il mio Marco Diso, “scrollando” alcuni video su un social molto seguito mi sono imbattuta in te che, con fare sorridente e ammaliante, pubblicizzavi un tuo libro. Essendo attratta da tutto ciò che ha la forma di un volume, mi sono soffermata e da lì mi si è aperto un mondo, complice il malefico algoritmo che, non appena coglie un minimo segnale di attenzione, propina all’infinito tutto lo scibile umano su quell’argomento. Ho così appreso che sei diventato un punto di riferimento virtuale parlando di uomini alle donne, proponendoti non come un terapeuta, ma come un amico franco, anche se talvolta irriverente, poiché, come tu stesso affermi: «Ogni donna, a modo suo, cerca una voce ma- schile sincera. Io quella voce la sto prestando». In effetti, caro Marco, tu parli degli uomini con ironia, realismo e una sincerità a tratti graffiante, illustrando i rapporti tra i sessi con il principio base della fisica, in virtù del quale “a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria”. Questo ti ha procurato un successo in costante incremento: oltre 200.000 followers su TikTok (soprattutto donne under 35), 76.000 su Instagram, e un’inaspettata community in crescita su Facebook tra le over 40. Mi congratulo, ma nel contempo mi chiedo con un po’ di sgomento cosa spinga così tante donne a cercare nei tuoi video risposte ai millenari dubbi che le relazioni interpersonali fanno sorgere. Sono inoltre rimasta ulteriormente stupefatta nello scoprire che hai fatto scuola anche in sen- so inverso, cioè con donzelle che dispensano consigli amorosi agli uomini. È possibile che i giovani, ma evidentemente anche i giovani wannabe, siano così insicuri e zoppicanti nelle faccende sentimentali da affidarsi a strategie a mio modesto parere un po’ sempliciotte per far funzionare una relazione? Non si è più in grado di affrontare la vita se non per intercessione dell’aiutino del Web, che si tratti di una ricerca per motivi di studio, di prenotare un ristorante o di analizzare i sentimenti? Quand’è che è diventato così arduo parlarsi guardandosi negli occhi e si è prediletto lo stare a torturarsi nei dubbi davanti a uno schermo? Tu sei stato astuto, caro Marco, hai semplificato, aggiornandole sui tempi dei social e declinandole in mille sfumature, le tesi che lo psico-sessuologo statunitense John Gray espose nel bestseller degli anni Novanta Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere e ne hai ricavato fama e guadagni. Ti devo però dare atto di aver infine ammesso che la verità vale più di mille strategie: «L’ironia, la complicità e la libertà sono armi potenti. Più di qualsiasi tattica».

silviamalaspina [at] libero.it