Slitta il termine di gara per l’acquisto dell’ex Ilva
La presentazione delle offerte deve avvenire entro il 26 settembre
NOVI LIGURE – È stato prorogato al 26 settembre il termine per la presentazione delle offerte vincolanti relative all’acquisizione del colosso siderurgico ex Ilva, oggi Acciaierie d’Italia. La decisione è stata assunta dai commissari straordinari di Acciaierie d’Italia e di Ilva in amministrazione straordinaria, allo scopo “di consentire ai proponenti di completare la documentazione necessaria, nel pieno rispetto dei principi di trasparenza e parità di trattamento tra gli operatori coinvolti”. La data iniziale per consentire ai possibili acquirenti di presentare le offerte era stata fissata al 15 settembre, e solo pochi giorni prima era trapelata la notizia dell’intenzione del consorzio azero, composto da Baku Steel company e Azerbaijan Investiment company, di non voler più partecipare alla nuova fase di gara. Una decisione che sarebbe stata presa dagli azeri a seguito della contrarietà dell’amministrazione comunale di Taranto alla realizzazione di una nave rigassificatrice nel porto della città. Tra i possibili acquirenti, a questo punto, spicca al primo posto il co- losso indiano Jindhal. La decisione di proroga del termine di gara ha scatenato una reazione immediata dei sindacati Fim, Fiom e Uilm, i cui segretari generali Ferdinando Uliano, Michele De Palma, Rocco Palombella hanno inviato una lettera al governo per richiedere un incontro urgente sulla vertenza dell’ex Ilva “alla luce di un quadro di sempre maggiori criticità e incertezze relative al piano di salvataggio dell’ex Ilva, alla decarbonizzazione, al continuo rinvio del bando di gara senza alcuna spiegazione valida e preventiva e ai drammatici effetti sociali e occupazionali”. Intanto, continua a far discutere la possibilità di realizzare un forno elettrico nel sito di Genova-Cornigliano. Una strategia che permetterebbe di rendere indipendente la produzione per gli stabilimenti del nord Italia e di assicurare rifornimenti anche allo stabilimento di Novi Ligure, ma che prospetta anche la possibilità di un’acquisizione frammentata del colosso siderurgico. Il sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere, ha ribadito la sua forte contrarietà all’ipotesi di separare Taranto da Genova e Novi Ligure, sostenendo invece la necessità di mantenere un gruppo unitario.
Federica Riccardi