Santa Riccarda di Svevia

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di Daniela Catalano

La santa di questa settimana è stata anche Regina d’Italia e la Chiesa la ricorda il 18 settembre. Santa Riccarda era la figlia del duca Erchanger d’Alsazia. Nata nell’840 circa, e cresciuta dalle monache del monastero di Sainte-Odile, all’età di 22 anni sposò Carlo il Grosso, che fu imperatore d’Occidente (881-887), re di Germania (882-887) e re di Francia (884-887). La moglie fu una grande benefattrice di vari monasteri in Germania, Svizzera e Italia e verso l’880 fondò nelle sue proprietà l’abbazia di Andlau nel Basso Reno, nominando badessa sua nipote Rotrude. Nell’881 si recò, insieme al marito, P apa Giovanni VIII per ricevere la corona imperiale e per porre la nuova abbazia sotto la protezione pontificia. Il nuovo imperatore del Sacro Romano Impero prese il nome di Carlo III il Grosso, succedendo a suo padre e a due fratelli e si trovò a governare un territorio quasi uguale a quello di Carlo Magno, purtroppo non con le stesse capacità di governo. Nella Dieta di Tribur dell’887 fu deposto. Subito dopo l’imperatrice Riccarda fu, allora, accusata ingiustamente di adulterio con Liutvardo vescovo di Vercelli, che una volta era stato cancelliere del marito. Entrambi furono convocati davanti al consiglio imperiale. Liutvardo negò le accuse sotto giuramento, Riccarda s’appellò al giudizio di Dio e scelse la prova del fuoco: a piedi nudi e con una veste infiammabile, camminò senza conseguenze sulle braci ardenti, ma poi si separò da Carlo, che morì alcuni mesi dopo. In seguito Riccarda si trasferì nell’abbazia di Andlau, dove visse assistendo i poveri e scrivendo versi e dove morì il 18 settembre dell’ 895. Nel 1049 Papa Leone IX la canonizzò. Nel 1350 le fu eretto un monumento sepolcrale che è oggi meta di pellegrinaggi. La santa è invocata in particolare contro gli incendi.

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