Santa Margherita e il drago

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Di Daniela Catalano

La prima persona che mi ha parlato di santa Margherita di Antiochia, la protagonista di questa settimana, è stata mia nonna che, quando ero bambina, mi raccontava della festa in onore della patrona del suo paese d’origine, in Basilicata. Margherita, come si apprende da una Passio redatta in greco da Teotimo, che si dichiara testimone, nasce nel 275 ad Antiochia di Pisidia, nell’attuale Turchia, nella famiglia di un sacerdote pagano, nel periodo delle persecuzioni da parte degli imperatori Diocleziano e Massimiano. Rimasta orfana di madre, viene affidata a una nutrice cristiana che le dona i fondamenti della fede. Da adolescente Margherita chiede al Signore la forza di imitare i numerosi martiri cristiani. Un giorno, mentre porta al pascolo le greggi, è notata dal governatore della provincia, Olibrio, che rimane incantato dalla sua bellezza e vuole sposarla. La giovane, con coraggio, gli rivela che è cristiana e non è disposta a sposarsi perché consacrata a Cristo. Olibrio cerca di conquistarla con promesse allettanti che non ottengono nessun risultato. Inizia, allora, a minacciarla e poi a infliggerle una serie di torture. Fa sottoporre Margherita a un processo, durante il quale lei non rinnega la sua fede. Per convincerla ad abiurare le sono inflitti altri supplizi. Una leggenda racconta anche che, un giorno, alla donna appare il demonio sottoforma di un drago che la inghiotte. Margherita riesce a liberarsi grazie all’aiuto della croce che tiene tra le mani e con la quale squarcia il ventre del mostro. Da questo episodio nasce la tradizione di considerarla la protettrice delle gestanti che devono affrontare un parto difficile. Alla fine, la giovane, a 15 anni, muore decapitata il 20 luglio 290. Nel 308 parte delle sue reliquie sono portate sulle rive del lago di Bolsena e poi trasferite nel 1145 nella cattedrale di Montefiascone. Venerata anche dagli ortodossi con il nome di Marina, è una dei 14 santi “ausiliatori”, invocati nei momenti difficili, ed è tra le più famose del Medioevo, tanto che la sua voce è tra quelle che si dice udisse santa Giovanna d’Arco. La sua memoria cade il 20 luglio.

cadarita [at] yahoo.it

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