Rotta su nenno e tonno

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Di Pier Luigi Feltri

La Valbrevenna è uno dei luoghi più autentici e appartati dell’Appennino ligure. Il suo paesaggio alterna boschi fitti e radure coltivate, con borghi antichi che sembrano scolpiti nella marna locale. Sullo stemma del comune compaiono sette croci dorate: sono il simbolo delle sette parrocchie presenti sul territorio. Due di queste, Nenno e Tonno, appartengono alla Diocesi di Tortona, e si trovano rispettivamente nella parte più a valle e in quella più a monte del comune. Nenno, a circa 700 metri d’altitudine, conserva una vitalità che fa piacere incontrare. La chiesa di Sant’Anna, costruita nel ’700, presenta una facciata semplice con quattro lesene e un bel campanile. Sorge in posizione centrale fra i due nuclei del paese, Nenno Inferiore e Superiore, presso la strada che giunge da Crocefieschi. L’interno, a navata unica, ospita sei altari laterali e un organo del 1860. Il Circolo Anspi di Nenno è un fulcro di iniziative: promuove feste ed eventi culturali per la comunità e i villeggianti. È in corso di svolgimento “Letture sotto le stelle”, un ciclo di incontri serali per bambini a tema naturalistico. Prossimo appuntamento il 13 agosto. A Tonno, 920 metri di quota, il tempo si è davvero fermato – e non solo per modo di dire. La strada asfaltata, strettissima e ripida, arriva a malapena a lambire le case. Poi iniziano i sentieri, i muretti di ciottoli, gli scalini e le case, raccolte come in preghiera verso la chiesa di Santa Margherita d’Antiochia, situata in posizione dominante sul borgo. Il nome del paese parrebbe derivare dal termine ligure-celtico “thun”, che significa “luogo abitato”. Chi sale quassù può anche spingersi più in alto, lungo il sentiero che porta al Monte Buio, una vetta panoramica tra le più suggestive della zona, che offre ampi scorci sulla valle e sull’Appennino. Poco sotto il borgo, immersi nel bosco, si trovano i resti dell’antico mulino di Tonno, datato 1420. Attivo per oltre cinque secoli, conserva ancora ben visibili, oltre alle murature, alcune parti meccaniche. In Valbrevenna si segnala la presenza di un ulteriore luogo di culto significativo: il santuario di Nostra Signora dell’Acqua, presso la frazione di Molino Vecchio, in Arcidiocesi di Genova. L’origine del santuario è legata a un e- vento prodigioso del 1584. Una pastorella ma- lata di peste sentì una voce che le diceva «Salus Infirmorum, ora pro nobis». La seguì fino a una fonte, dalla quale bevve e guarì. Vi si celebra la Messa alle 17.30 di domenica per tutta l’estate.

pierluigi.feltri [at] gmail.com

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