Professione solenne di suor Lidya e anniversari religiosi
La celebrazione il 7 settembre per le Piccole Figlie del Sacro Cuore di Gesù di Sale
SALE – Fin dalle lodi mattutine di domenica 7 settembre nella comunità di Casa Madre delle Piccole Figlie del Sacro Cuore di Gesù a Sale il canto ha vibrato con un tono di ringraziamento al Signore e un timbro di commozione forte e grande gioia. In questa data è stata celebrata la professione solenne dei voti perpetui di suor Lidya che offrendoci la sua testimonianza ha detto: «Sono molto contenta di avere ricevuto la chiamata di Gesù, in questa famiglia religiosa mi trovo bene, desidero seguire Gesù e approfondire ogni giorno il mistero del Suo Amore, stare presso il Suo Cuore per sempre!». Al suono di questo giovanile entusiasmo fanno eco i tanti anniversari di professione che sono stati ricordati in modo particolare: il 20° di suor Nivo, suor Marie Jeanne e suor Franckline; il 25° di suor Nadia, suor Elisabetta, suor Berthine e suor Angele; il 30° di suor Virginie; il 40°di suor Filomena, suor Paola e suor Enza; il 50° di suor Natalia e suor Lina; il 60° di suor Maria Grazia, suor Lidia, suor Teresina, suor Piera e suor Gianna e suor Maria; il 65°di suor Rosella e suor Elvira; il 70° di suor Santina e suor Teresina e il 75° di suor Gioconda con la quale si va con la memoria ai tempi del fondatore, mons. Amilcare Boccio, che con le sue composizioni melodiche insegnava a tutte che vivere, cantando l’Amore Misericordioso di Gesù è la più grande fortuna nella vita da trasformare in armonia di cielo a ogni ora del giorno. Alle ore 15 nella chiesa parrocchiale di San Giovanni è incominciata la Messa solenne, presieduta da Monsignor Guido Marini. Con lui hanno concelebrato il vescovo emerito di Asti, Mons. Francesco Ravinale, il parroco don Nicola Ferretti, don Andrea Mariani, l’abate di Montichiari don Cesare Cancarini e don Italo Uberti da Novagli con il diacono Tiziano, don Tommaso Fasoli da Ponzano, don Claudio da Miradolo, don Mauro da Roma e Don Louis Robert dal Madagascar parente di suor Lidya in rappresentanza della sua famiglia; presenti anche altri religiosi e religiose. Il servizio e il canto liturgico sono stati animati da Fabrizio Gonella e dalla direttrice di coro Daniela Menditto. Il saluto rivolto dalla Madre superiora suor Pia Villiger a tutta l’assemblea, all’inizio della celebrazione, ha ricordato che “la nostra vita si trasforma e cresce verso la pienezza della gioia che Gesù vuole fare brillare in tutti e la gioia della nostra consacrazione è per tutta la Chiesa e l’Avvento del Suo Regno nel mondo intero”. Le parole del vescovo hanno messo in risalto il valore della consacrazione religiosa di una donna come sposa di Gesù, madre e sorella per tutti, che sa trasmettere un affetto umano capace di entrare in sintonia con il cuore di tutti, che offre un amore che si vede, si sente, si tocca. Una donna consacrata può lasciare tutti i suoi averi perché sa fidarsi della promessa di Gesù che offre la Sua Presenza come la più grande ricchezza, una donna consacrata è figlia, sempre fiduciosa, nell’Amore di un Padre Provvidente. L’augurio è stato di essere spose amate e innamorate, madri e sorelle per tutti e figlie che toccano con mano la presenza amabilissima del Signore, di diventarle sempre di più e di vivere questo nella fedeltà. In questo giorno, in comunione con le consorelle che sono in cielo, le suore hanno espresso riconoscenza a Dio, proclamando nel canto le parole del salmo: “Signore, sei per noi un rifugio di generazione in generazione, insegna- ci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza
Suor Manuela Zerbi (Foto: Luigi Bloise)