Parco Castello e viabilità sono le sfide più urgenti

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La realizzazione di un nuovo cavalcaferrovia e la sistemazione dell’area verde della città

NOVI LIGURE – Sono diversi i cantieri aperti che stanno mettendo a dura prova la pazienza dei cittadini, ma dietro i disagi si nascondono anche sfide inattese e l’urgenza di rispettare scadenze importanti. La viabilità nel quartiere Basso Pieve, modificata per la realizzazione del nuovo cavalcaferrovia, resterà alterata ancora per diverse settimane. I lavori, parte del vasto progetto del Terzo Valico, sarebbero dovuti terminare a fine agosto, ma il cantiere ha richiesto una proroga. La conclusione è ora prevista per il 31 ottobre, anche se la data potrebbe subire ulteriori variazioni. Il prolungamento è stato necessario per consentire il completamento dei sottoservizi e la creazione di una de- viazione temporanea che permetterà di ripristinare il tratto della Strada Cassano. Le attuali norme di circolazione, comprese le deviazioni, rimarranno in vigore per garantire la sicurezza di operai e automobilisti. Anche in via Verdi i lavori di sostituzione della rete gas, avviati a luglio, stanno incontrando imprevisti che ne hanno posticipato la fine. Se inizialmente si prevedeva di concludere in due mesi, il cantiere proseguirà fino a metà ottobre. Nonostante l’impegno della ditta, che ha lavorato senza sosta anche durante il fine settimana e a Ferragosto, la scoperta di una tubazione fognaria danneggiata, la necessità di un allaccio imprevisto in via Raggio e problemi all’acquedot- to hanno rallentato i progressi. A peggiorare la situazione è stato il nubifragio di fine agosto, che ha richiesto interventi straordinari per ripristinare la sicu- rezza dell’area. La vicenda più complessa riguarda però la riqualificazione del Parco Castello, un progetto da 3,5 milioni di euro finanziato dal PNRR. Il Comune di Novi Ligure si appresta a risolvere il contratto con la ditta incaricata, la Barretta, che ha di fatto abbandonato i lavori da mesi. Per evitare di perdere i fondi e rispettare la scadenza di giugno 2026, l’amministrazione intende affidare il completamento dell’opera alla seconda classificata nella gara d’appalto, la Tekno Green di Torino, per riprendere i lavori al più presto. Restano ancora da realizzare interventi cruciali, come il restauro dell’alloggio del custode, la struttura per gli spettacoli, il parco giochi e l’illuminazione pubblica. I bagni esistenti verranno ristrutturati e non ne verranno costruiti di nuovi, come inizial- mente previsto. Il progetto si concentra anche su sostenibilità e sicurezza: si ridurranno i volumi di cemento, le piante abbattute saranno rimpiazzate da nuove piantumazioni, mentre l’accessibilità sarà garantita da rampe e stalli per disabili. La sicurezza, infine, sarà potenziata con telecamere e la chiusura serale degli accessi principali. Per il bar, si valuterà un bando per garantirne l’apertura nella bella stagione. L’obiettivo è restituire alla città il Parco Castello rinnovato e fruibile entro i termini stabiliti.

Vittorio Daghino

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