Liceo di Broni: può partire il progetto

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La Provincia stanzia 500.000 euro per il nuovo “Golgi”. Palli: «Promessa mantenuta»

BRONI – Martedì 15 aprile il Con- Consiglio Provinciale di Pavia ha approvato, nell’ambito della variazione di bilancio, uno stanziamento di quasi 500.000 euro per la definizione di un progetto immediatamente cantierabile per la realizzazione del Nuovo Polo della Conoscenza, futuro edificio scolastico del liceo Scientifico “C. Golgi” di Broni L’intervento segna l’avvio concreto, dopo decenni di attese e promesse, di un progetto strategico per l’intero territorio e risponde a una necessità storica: quella di superare definitivamente la criticità ambientale rappresentata dall’attuale sede della scuola, realizzata con materiali contenenti amianto. A breve la Provincia approverà con il comune di Broni un accordo programmatico per rendere pienamente operativo l’intervento: la Provincia si farà carico della progettazione e realizzazione del nuovo edificio, mentre il Comune garantirà la disponibilità dell’area e provvederà, una volta ultimato il trasferimento degli studenti, alla bonifica e demolizione dell’attuale sede. «Un intervento sul quale – le parole del presidente della Provincia di Pavia Giovanni Palli – da qui a fine anno intendo lavorare è la concreta realizzazione di un nuovo polo della conoscenza a Broni, ove avrà sede il liceo Scientifico “C. Golgi”. Dal primo giorno del mio insediamento come presidente ho lavorato sottotraccia e senza grandi proclami per reperire le risorse necessarie per avviare una progettazione al termine della quale si po- trà finalmente “cantierare” l’intervento. Con questa iniziativa rinnoviamo un impegno che è prima di tutto un dovere verso le giovani generazioni e le loro famiglie. La realizzazione del nuovo liceo, dopo decenni di attese, diventa realtà». Grande la soddisfazione del sindaco di Broni Antonio Riviezzi: «A nome della comunità che rappresento, desidero esprimere un sincero ringraziamento al presidente Palli e all’Amministrazione provinciale. Fin dai primi incontri ho potuto apprezzare non solo la determinazione del presidente nel voler risolvere una questione attesa da troppo tempo, ma anche il metodo di lavoro improntato alla collaborazione e al dialogo tra istitu- zioni».

Marco Rezzani

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