“La scienza che unisce”: la ricerca dona la speranza

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Il “Ciampini-Boccardo” in dialogo con l’Afghanistan

NOVI LIGURE – Il cielo sopra Novi Ligure sta per diventare il palcoscenico di un’iniziativa che fonde tecnologia d’avanguardia e solidarietà internazionale. L’Istituto Superiore “Ciampini-Boccardo”, sotto la guida del professor Corrado Campisi (nella foto), ha lanciato il progetto “Touching the Sky – La scienza che unisce”, un’evoluzione del programma “Generation STEM” che promette di portare i dati scientifici e i sogni degli studenti fin nella stratosfera. L’obiettivo centrale è il lancio di un pallone sonda, previsto presso l’aeroporto di Novi Ligure grazie al supporto di Be-Pilot e Involve Space. Ma non si tratta di un semplice esperimento tecnico: a bordo della navicella, insieme ai sensori progettati dagli studenti, viaggeranno i messaggi e le speranze di giovani provenienti da contesti diametralmente opposti. Il progetto ha costruito un ponte straordinario con la Wallace High School di Stirling, in Scozia, e soprattutto con l’organizzazione “Learn Afghanistan” di Pashtana Durrani. Grazie a questa collaborazione, le studentesse afghane, private del diritto allo studio dal regime talebano, potranno partecipare a workshop e attività condivise, ren- dendo il “Ciampini-Boccardo” una delle prime scuole occidentali a dialogare attivamente con chi opera nella clandestinità educativa. L’iniziativa ha già attirato l’attenzione di “Education Cannot Wait”, il fondo ONU per l’istruzione nelle zone di crisi, che ne ha riconosciuto l’alto valore simbolico. Il progetto coinvolge inoltre le scuole medie e primarie del territorio: i bambini contribuiranno con disegni e poesie che saranno custoditi nella sonda, affinché non solo i dati, ma anche le voci del futuro possano “toccare il cielo”. A narrare questa avventura sarà un podcast internazionale curato dagli stessi studenti. Per completare questa missione ambiziosa, la scuola apre ora le porte al tessuto produttivo locale. Le aziende che desiderano investire nella formazione e nella visibilità internazionale possono sostenere il progetto contattando l’istituto all’indirizzo alis017004@istruzione.it. È un’occasione per il territorio di partecipare a un atto concreto di inclusione che trasforma la ricerca scientifica in un messaggio universale di speranza.

Davide Daghino

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