Il vescovo è vicino a tutti i lavoratori
Giovedì scorso la Messa celebrata nello stabilimento dell’ex Ilva. Il 18 novembre l’incontro a Roma dei sindacati per ottenere risposte su un futuro molto incerto
NOVI LIGURE – Monsignor Guido Marini giovedì scorso ha celebrato la Santa Messa allo stabilimento ex Ilva di Novi Ligure in un clima di profonda preoccupazione dei lavoratori che hanno fondati timori per il futuro occupazionale. Il giorno prima dell’arrivo del vescovo nello stabilimento siderurgico in strada per Bosco Marengo era stato bruscamente interrotto l’incontro a palazzo Chigi tra esponenti del Governo e dei vertici nazionali dei sindacati dei metalmeccanici. Poco ore prima della Messa era giunta la notizia che i sindacalisti erano stati riconvocati a Roma. Il vescovo, dopo aver ringraziato della presenza le autorità civili e militari della città, ha fatto riferimento al drammatico momento che sta attraversando il gruppo siderurgico ex Ilva che ha uno stabilimento in città: «Sono contento di essere qui oggi, in un momento ancora complicato, difficile, per il presente e per il futuro di questa importante azienda. Noi, come vescovi interessati, quindi con l’arcivescovo di Genova, abbiamo detto una parola per cercare di fare entrare questo cammino complesso nella giusta dire- zione e per quanto starà a noi continueremo a farlo, nei limiti del possibile e delle nostre competenze». «Ma forse la parola più importante – ha aggiunto Mons. Marini – è quella che, adesso, rivolgiamo al Signore, chiedendo a lui di posare il suo sguardo su questa realtà e su tutti coloro che qui operano a diverso titolo, sul presente e sul futuro di questa azienda, che benedica davvero tutto e tutti e ispiri a chi ha responsabilità in questo senso, pensieri e progetti di saggezza, lungimiranti per il bene, certo, dell’azienda, ma anche per ciascuno di voi che qui opera». Ne è seguito l’invito a pregare con questa intenzione e anche con tanta fiducia. Mons. Marini, poi, ha salutato il sindaco di Novi, Rocchino Muliere, insieme all’assessore Gianfilippo Casanova, alle autorità civili e militari, ai dirigenti dello stabilimento ex Ilva e a tutti coloro che erano presenti alla celebrazione. Ha anche ringraziato don Costantino Marostegan, direttore della Pastorale diocesana per il Lavoro, e don Angelo Vennarucci, parroco della Comunità pastorale “Santa Teresa di Calcutta” che hanno concelebrato. A rappresentare l’azienda erano presenti il dirigente Vittorio Cordone e il direttore dello stabilimento ex Ilva di Novi Ligure, Gennaro Papallo che nei saluti e nei ringraziamenti al vescovo e alle autorità presenti si è visibilmente commosso scoppiando in lacrime, segno evidente dello stato di tensione che affligge chi opera, a vario titolo, nello stabilimento. L’abbraccio consolatore di Mons. Marini è stato spontaneo e sottolineato dall’applauso dei presenti che lo hanno interpretato come la vicinanza della popolazione e delle autorità a chi affronta le difficoltà dell’azienda ex Ilva e, di riflesso, dello stabilimento novese. Del folto gruppo delle autorità facevano parte anche il comandante della Compagnia di Novi Ligure dei Carabinieri, capitano Maurizio Mistretta; il comandante della Compagnia di Novi della Guardia di Finanza, capitano Lorenzo Giambenini; il comandante della Polizia Municipale, Armando Caruso e il presidente della sezione di Novi dell’Anc, Roberto Trentin. Al termine della Messa i presenti si sono recati davanti alla lapide che ricorda i defunti dell’Ilva di Novi per pregare durante la benedizione impartita dal vescovo.
Luciano Asborno

