Il docente nella scuola multiculturale

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Sandro Clavarino ha aperto il percorso formativo per gli insegnanti di religione

TORTONA – Venerdì 25 ottobre, presso il Salone del Seminario, ha preso il via il percorso di formazione per gli insegnanti di religione cattolica della Diocesi. Il tema “La professione docente in una scuola multiculturale”, proposto e sviluppato dall’amico Sandro Clavarino, dirigente dell’Ufficio Scolastico della Regione Liguria (USR) ha colto la specificità della figura e della presenza dell’insegnante di religione nella complessa realtà sociale e scolastica attuale. La presenza iniziale del vescovo Mons. Guido Marini, che ha rivolto un saluto personale a Clavarino, amico e prezioso riferimento professionale negli anni trascorsi come direttore dell’Ufficio per la Pastorale scolastica di Genova e ai docenti della diocesi che hanno accolto l’invito del direttore dell’Ufficio Scuola diocesano, don Luca Ghiacci, ha contribuito a sottolineare la dimensione diocesana dell’insegnamento della religione cattolica nella scuola. Una presenza, ha ricordato don Luca, di testimonianza e di servizio culturale alle famiglie che nella scuola devono incontrare persone pronte ad assumersi l’impegno educativo delle nuove generazioni. La riflessione del dirigente ha preso spunto dall’attuale contesto di globalizzazione in cui si muove la scuola italiana, un contesto carico di nuove opportunità per un arricchimento culturale e un cammino formativo nel quale tutti noi possiamo usufruire delle conoscenze già sviluppate e apprendere nuove strategie. La nostra cultura, che nella scuola viene messa quotidianamente al servizio della crescita umana e professionale delle studentesse e degli studenti, ci permette di riconoscerci e di condividere le necessità formative di un contesto profondamente segnato dai fenomeni migratori che coinvolgono sempre più famiglie. Ogni insegnante, nella propria attività quotidiana, contribuisce ad avviare un cammino di crescita finalizzato a individuare le caratteristiche delle varie culture presenti nella scuola, perché ogni suo componente si senta accolto e rispettato, diventando a sua volta accogliente e rispettoso verso gli altri. L’insegnamento della religione, pienamente inserito nel quadro delle finalità di questa visione di scuola e capace di raccogliere le sfide della contemporaneità, diventa strumento quotidiano di crescita culturale e di acquisizione di competenze orientate alla individuazione di valori condivisi e basilari nella definizione e costruzione del capitale umano necessario alla realizzazione di una vita sociale veramente inclusiva. Un impegno vissuto alla luce del magistero di san Giovanni Paolo II, che invita a guardare “alle genti di altri continenti, bisognose di accoglienza e solidarietà, ma anche portatrici di valori culturali e spirituali che l’insegnamento della religione non può trascurare”. Questi pensieri, frutto dell’esperienza personale e professionale di Clavarino, hanno suscitato nei presenti la consapevolezza di interrogare sempre sulle finalità della propria azione nel contesto scolastico, partecipando alla realizzazione di una scuola veramente attenta ai bisogni delle persone che la vivono quotidianamente alla ricerca della scoperta e della valorizzazione di sé e degli altri.

Piero Ponte

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