Forza Sergio. Resisti!

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di Silvia Malaspina e Carolina Mangiarotti

Per tutta la scorsa settimana siamo stati fagocitati dal tourbillon dell’elezione del presidente della Repubblica: per giorni abbiamo seguito i reportage all’interno e all’esterno del Parlamento, le sessioni di voto vacue, dominate, per usare l’espressione di Emma Bonino, dalla candidata “Bianca Scheda” e abbiamo visto i giornalisti inseguire i Grandi Elettori come le groupie inseguono le rock star, sperando di strappare uno scoop o, almeno, una succosa indiscrezione. Il clima di generale attesa ci ha coinvolte e ha acceso il dibattito: «Che caos questa elezione del presidente della Repubblica! Non riesco a capire: perché deve essere eletto da questi politici che mandano buca la votazione per sei giorni, fanno un sacco di intrallazzi e accordi segreti per poi non arrivare a nulla? Non sarebbe meglio che fossero i cittadini a eleggere direttamente il presidente? Se la serietà di questi rappresentanti sta nell’indicare sulle schede “Amadeus” o “Jovanotti”, tanto vale che si passi all’elezione diretta! E poi: perché tutti i possibili eletti sono così anziani? Si blatera tanto dell’Italia che sta diventando uno dei Paesi europei con meno attenzione nei confronti dei giovani, ma se diventerà presidente un over settanta, mi spieghi come potrà avvicinarsi al mondo giovanile? Non sarebbe utile se si desse una bella svecchiata a tutto il sistema e si eleggesse qualcuno non in età da pensione? E tutta la polemica su un presidente donna! Non vedo dove stia il problema: la questione dovrebbe essere individuare un candidato meritevole, non se sia donna o uomo!».

«Mi fa piacere che tu che sei giovane la pensi così e ti interessi a questo evento! In linea di principio anche io sono favorevole all’elezione diretta, ma, riflettendo su cosa è successo nel panorama politico negli ultimi anni, credo che rischieremmo veramente di ritrovarci Jovanotti presidente della Repubblica. Sono d’accordo anche sulla necessità di eleggere un presidente quanto meno di mezza età: sono stati proposti candidati che per poco erano già in attività ai tempi dell’Assemblea Costituente! Nemmeno questa volta si insedierà una donna: in Italia il retaggio patriarcale fa ancora troppo parte del sentire comune. Siamo indietro anni luce rispetto ad esempio alle nazioni del Nord Europa: non credo proprio che si azzarderà una signora al Quirinale». Infine, dopo aver rischiato di vedere collassare in diretta tv i direttori dei tg a causa delle prolungate ed estenuanti dirette, si arriva a un risultato unanime. La nostra reazione è concorde: «Mattarella è un grande uomo ma, povero, si vedeva già sulla spiaggia di Mondello a raccogliere conchiglie! Aveva tutto il diritto di godersi gli anni di meritato riposo. Forza, presidente, resista e pensi ancora lei alla nostra Italia…».

silviamalaspina@libero.it

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