Ecco il primo Centro di accoglienza turistica

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Novità nell’Oltrepò montano: l’inaugurazione è avvenuta domenica

VAL DI NIZZA – L’ex scuola di Sant’Albano, nel comune di Val di Nizza, è diventata il primo Centro di accoglienza turistica dell’Oltrepò pavese montano. L’inaugurazione è avvenuta domenica mattina alla presenza del presidente della Provincia e della Comunità Montana, Giovanni Palli, dell’assessore regionale Elena Lucchini, dei sindaci di Val di Nizza Franco Campetti, di Ponte Nizza Tino Pernigotti, di Romagnese Manuel Achille e dell’assessore del comune di Cecima Mario Bertelegni.

L’ex scuola è diventata una comunità ospitale grazie a un intervento mirato del Progetto di Sviluppo delle Aree Interne di 200 mila euro. Ed è di fatto il primo intervento nella Comunità Montana dell’Oltrepò pavese che traduce in concreto l’esigenza di un sito turistico mirato all’esperienza e allo sviluppo di strutture dedicate alle attività all’aria aperta, al benessere, allo sport. L’obiettivo è di creare un’offerta turistica vocata al ciclo-escursionismo e al “vivere bene” grazie all’integrazione di uno spazio relax esterno e a una palestra interna alla struttura. Il sito turistico ospiterà 8 posti letto, proponendo anche una piccola palestra attrezzata di 50 metri quadrati.

«Crediamo molto nella costruzione di un’offerta turistica esperienziale ed innovativa – dichiara Giovanni Palli – che veda un coinvolgimento attivo delle comunità locali sia nella fase dell’accoglienza sia nella fase della creazione di un’offerta turistica. Si tratta di una scommessa importante e di una progettualità che ci trova puntuali a inaugurare la stagione primaverile 2023 con l’accoglienza dei primi ospiti».

«Il prossimo passo – dichiara Franco Campetti, sindaco di Val di Nizza – sarà la programmazione di momenti e incontri per promuovere questa nostra azione che si inserisce in un circuito sperimentale quale quello delle Comunità ospitali della Strategia Nazionale per le Aree Interne. Un’opportunità che rilancia con entusiasmo anche il senso di appartenenza della nostra piccola comunità locale».

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