Caro Green pass addio. E grazie

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Dal 1° maggio sono cambiate le regole per l’uso delle mascherine e della certificazione verde. La Cei ha reso noto le nuove disposizioni per celebrazioni, catechesi, eventi

di Marco Rezzani

Il primo maggio ha segnato un ulteriore passo nel lento cammino verso la normalità dopo la pandemia. Sono state infatti allentate alcune norme ed è decaduto l’obbligo di utilizzo delle mascherine in certi ambiti, anche se rimane la raccomandazione al loro utilizzo in caso di affollamenti.

I provvedimenti riguardano anche le celebrazioni nelle chiese. A tal proposito la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha indirizzato ai vescovi una nota in cui si legge: “Il Ministro della Salute, in data 28 aprile 2022, ha emanato una nuova ordinanza sull’utilizzo delle mascherine al chiuso che recepisce le modifiche apportate, in corso di conversione, al decreto legge 24 marzo 2022, n. 24, recante Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza. L’andamento dei contagi risulta costante da qualche settimana e tale dato porta a confermare le indicazioni della Presidenza contenute nella comunicazione dello scorso 25 marzo facendo tuttavia presente che l’uso delle mascherine resta, a rigore, raccomandato in tutte le attività che prevedono la partecipazione di persone in spazi al chiuso come le celebrazioni e le catechesi, mentre resta obbligatorio l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 per gli eventi aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in locali assimilabili a sale cinematografiche, sale da concerto e sale teatrali. Si segnala, tra l’altro, che a partire dal 1° maggio 2022 non è più necessario il Green pass per le attività organizzate dalle Parrocchie. Parimenti non è necessario il Green pass per l’accesso ai luoghi di lavoro dei lavoratori e dei volontari che collaborano”.

Più in generale, l’obbligo di indossare la mascherina FFP2 rimane per l’accesso ai mezzi di trasporto, a teatri, cinema, eventi e competizioni sportive al chiuso, per i lavoratori e i visitatori delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, così come nelle scuole dove viene prorogato l’uso delle stesse mascherine, anche chirurgiche, fino al termine dell’anno scolastico.

Sui luoghi di lavoro non sono più obbligatorie, ma rimangono “fortemente raccomandate”: i datori di lavoro potranno comunque decidere di lasciare l’obbligatorietà dei dispositivi di protezione per i propri dipendenti.

Novità anche per il Green pass che dal primo maggio non servirà più per frequentare palestre e piscine al chiuso, partecipare a feste e cerimonie, convegni e congressi, entrare in discoteche e sale da gioco, andare al cinema e a teatro. Ma anche nei bar e nei ristoranti al chiuso, negli hotel, nelle mostre e nelle fiere. Niente obbligo per i corsi universitari in presenza e per i concorsi. Dopo il trasporto locale, libero accesso anche su aerei, navi, treni e pullman a lunga percorrenza. Il pass non sarà più richiesto neanche sui luoghi di lavoro, pubblici o privati. Rimane in vigore fino alla fine dell’anno per gli operatori sanitari e per i visitatori nelle Rsa e nelle strutture ospedaliere.

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