Arte e poesia per la patronale di san Luigi Orione

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Dal 21 al 23 giugno la mostra, il concerto e la conferenza a Pontecurone

PONTECURONE – In occasione della prima edizione della festa del copatrono san Luigi Orione che si è svolta dal 21 al 23 giugno la Biblioteca Comunale “Sandro Castelli” ha organizzato la mostra d’arte collettiva “Opere di… carità e solidarietà” curata da Giovanna Franzin, presso la Sala Polifunzionale “G. Berri”. La curatrice ha chiesto agli artisti di esplorare i temi della carità e della solidarietà di cui il santo pontecuronese è stato un modello. Hanno aderito 14 artisti locali che sono Gabriele Armellini, Pietro Bisio, Domenico Brignani, Lucia Conti, Sonia Delponte, Fabrizio Falchetto, Ghirighori, Lorena Lavezzo, Vincenzo Maggio, Rino Mastarone, Daniela Moro, Rimoe, Rossella Sartorelli e Gian Piero Vignoli, i quali utilizzano tecniche e stili molto diversi. Ogni artista ha lasciato un commento che, esposto insieme alle opere, ha dato modo ai visitatori di approfondire le riflessioni che le hanno generate. La mostra si è arricchita di poesie selezionate dal poeta pontecuronese Raffaele Floris e di lavori di autori come Corrado Bagnoli, Laura Corraducci, Maurizio Gabbana e Stefano Re. Per l’inaugurazione della mostra, è stata presentata l’esibizione di Giulio Libero Consoli, un talentuoso pianista di 14 anni di Castelnuovo Scrivia, che da tre anni studia pianoforte presso il Conservatorio “Vivaldi” di Alessandria e ha già ottenuto oltre dieci primi premi, spesso con menzioni speciali, in categorie superiori alla sua età, in concorsi nazionali e internazionali. Ha anche superato gli esami di ammissione al Pre-College del Mozarteum di Salisburgo. Giulio ha eseguito alcuni brani di Frédéric Chopin, uno dei suoi compositori preferiti, e il primo tempo della sonata Waldstein, n. 21 dell’opera 53, di Ludwig van Beethoven. Nel pomeriggio di lunedì 23 giugno in chiusura della festa, nella sala polifunzionale dove era allestita la mostra è stata presentata la conferenza sul tema “Narciso Cassino, lo scultore di don Orione”. Il relatore è stato il professor Giuseppe Castelli, esperto d’arte e curatore del museo di Candia Lomellina dedicato allo scultore nel suo paese natale. Soffermandosi sulle sculture più famose di Cassino, Castelli ha focalizzato l’attenzione del pubblico sul monumento a don Orione, in bronzo, alto 3,20 metri e collocato nel 1984 nei giardini dedicati a Giovanni Paolo II e ai Giusti dell’Umanità, facendo emergere le differenze fra questo capolavoro e il precedente, posto nell’abside sinistro esterno del Duomo di Milano. Cassino coltivò un ideale della bellezza che andava al di là dei semplici canoni classici e compren- deva anche i segni umani della fragilità e dell’interiorità sofferta, aperta alla trascendenza. Il relatore ha, poi, ricordato la grande opera dello scultore che è il colossale gruppo di bronzo della Madonna voluta da san Luigi Orione. Alta ben 14 metri, del peso di 90 quintali, la statua troneggia dal 1958 sulla cima della torre alta 70 metri del santuario di Tortona. La relazione è terminata con un video realizzato dal professor Giuseppe Masinari nel 1965 dedicato a Cassino.

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