Aperta una parte del parco Castello
Un terzo dell’area è stato oggetto di riqualificazione urbana
NOVI LIGURE – Nonostante le criticità legate alla gestione e ai tempi dei lavori, sabato 12 luglio una parte del parco Castello ha riaperto al pubblico. L’area, che misura circa 12 mila metri quadrati, pari a un terzo dell’intero parco, è situata sul versante di via Oneto ed è accessibile tramite due ingressi: uno nei pressi del supermercato Galassia, e l’altro vicino a piazza Sant’Andrea, da cui si snodano percorsi protetti e dotati di panchine. Una buona notizia per i cittadini novesi, che potranno tornare a frequentare almeno una parte del polmone verde cittadino, attualmente interessato dai lavori di riqualificazione e rigenerazione urbana finanziati con 3,5 milioni di euro del Pnrr che prevede diversi interventi, tra cui il restauro e la pulizia delle mura, la riqualificazione dei percorsi, una nuova illuminazione, la ristrutturazione dei bagni e dell’ex casa del custode, l’installazione di giochi per bambini e aree per ginnastica a corpo libero, la realizzazione di un’area spettacoli. Come spiegato dall’am- ministrazione novese, la riapertura è stata resa possibile grazie agli interventi straordinari, avviati lo scorso novembre e proseguiti durante la primavera, di cura del verde, che hanno previsto anche l’abbattimento di alcuni alberi malati e pericolosi da sostituire con nuove piantumazioni. Nonostante la riapertura, non mancano le polemiche legate ai ritardi e alla gestione dei lavori. «Purtroppo i lavori sulla restante parte del Parco stanno andando a rilento. Abbiamo affrontato e risolto già diversi problemi e stiamo lavorando perché ci sia un necessario cambio di passo nell’esecuzione dei lavori. – spiega il vicesindaco Simone Tedeschi – Questa riapertura parziale vuole essere un segnale dell’impegno con cui stiamo gestendo la situazione, con l’obiettivo finale di restituire ai novesi un parco fruibile e ben tenuto». Nel corso dell’ultima commissione consiliare, l’amministrazione e i tecnici comunali hanno definito un percorso per accelerare e migliorare l’esecuzione dei lavori, anche attraverso l’introduzione di scadenze contrattuali vincolanti per le ditte incaricate. «Oggi è corretto riconoscere che i lavori hanno avuto dei ritardi, ma è altrettanto corretto dire che la responsabilità progettuale non appartiene alla giunta Muliere, bensì a chi quel progetto lo ha scritto, approvato e rivendicato politicamente». – commentano i consiglieri del Pd, a seguito delle pole- miche mosse dall’opposizione, ricordando che la scelta di investire i fondi del Pnrr sulla riqualificazione del parco Castello è stata presa dalla precedente giunta Cabella, di centrodestra.