A teatro per donare un cane guida a un cieco

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Chicago 1917 – Una visione di futuro: sabato 6 aprile al “Carbonetti” di Broni lo spettacolo proposto dal Lions Club Stradella Broni Montalino e dagli altri club della zona

“Cosa accadrebbe se un gruppo di uomini d’affari, che hanno raggiunto il successo grazie alla loro determinazione, intelligenza e ambizione, impiegasse il suo talento per accrescere il benessere della comunità?”. Melvin Jones si pose questa sfidante domanda all’inizio del Novecento. Con coraggio, lungimiranza e capacità di leadership fondò quella che è attualmente una delle più grandi organizzazioni filantropiche del mondo: il Lions Club International.

Questa idea visionaria e buona sarà raccontata in modo brillante, assolutamente piacevole e coinvolgente nello spettacolo Chicago 1917 – Una visione di futuro, che andrà in scena sabato 6 aprile alle ore 21 al teatro “Carbonetti” di Broni. Sul palco gli attori della compagnia del “Teatro degli Acerbi”.

La pièce teatrale è ideata e scritta da Claudio Ligresti con la collaborazione di Patrizia Camatel per la regia di Fabio Fassio. L’evento è organizzato dal Lions Club Stradella Broni Montalino, presieduto da Rosanna Rovati, con il patrocinio del Comune di Broni e la partecipazione degli altri club della zona: il Lions Club Broni Stradella, il Lions Club di Montù Beccaria e quello di Casteggio.

L’opera narra la vicenda di una piccola compagnia di attori di Chicago che decide di raccontare la vita del fondatore dei Lions, le sue scelte, gli ostacoli sul percorso verso un’impresa di portata mondiale, originata proprio in quella città in tempi difficili di guerra e di crisi economica. La storia viene ricostruita in un archivio dove si trovano accumulati materiali riguardanti Melvin Jones: documenti, fogli di giornale, foto e oggetti capaci di far affiorare i ricordi. Intorno a lui ruota una galassia di personaggi altrettanto determinanti: la moglie Rose che fu al suo fianco per tutta la vita; Helen Keller, figura straordinaria di scrittrice, attivista e conferenziera, paladina dei diritti dei più fragili; l’istitutrice ipovedente di Helen, Anne Sullivan, e poi tanti altri, fra sostenitori e critici, che hanno dato il loro contributo allo sviluppo dell’organizzazione.

«Il Teatro degli Acerbi – spiegano gli attori della Compagnia – è stato incaricato di realizzare una pièce teatrale giocata tra il dato biografico e l’invenzione artistica, il cambio di ruoli e di tempo. Il pubblico scopre la storia seguendo le prove e le riflessioni della Compagnia che portano alla messa in scena dello spettacolo». La serata diventa così un’occasione per far conoscere un accadimento esemplare, che pone in luce l’altruismo, l’impegno personale, l’aiuto disinteressato, la solidarietà e che può offrire uno spunto di riflessione sulla necessità e la bellezza di lavorare per il bene del prossimo e della comunità e contribuire così alla creazione di un mondo più equo e vivibile.

Quella che verrà presentata è la nascita di un’idea che prospera da oltre un secolo, riproposta attraverso musica, parole autentiche e atmosfere suggestive che accompagneranno gli spettatori a scoprire come il sogno di un uomo può determinare la vita di milioni di altri.

Ovviamente non mancherà l’aspetto benefico. Il service della serata sarà a favore dell’acquisto di un cane guida per una persona ipovedente individuata dal Lions Club Stradella Broni Montalino nel territorio oltrepadano. Il cane proviene dal Centro addestramento di Limbiate, in provincia di Monza e Brianza, un’eccellenza europea pensata, studiata e realizzata per offrire alla persona non vedente un cane preparato per essere occhi e guida a chi gli occhi non li può utilizzare. Nel 1986 il Centro viene elevato ad Ente Morale con Decreto del Presidente della Repubblica Italiana e ogni anno “forma” una cinquantina di “angeli a quattro zampe”, tuttavia non sufficienti a soddisfare la lunga lista d’attesa.

Il costo per ogni cane si aggira intorno ai 24 mila euro. Da qui l’esigenza di una sempre maggiore sensibilizzazione verso il sostegno all’attività del Centro. All’inizio dello spettacolo, sul palco del “Carbonetti” sfilerà con il suo istruttore un bellissimo esemplare di labrador che diventerà il compagno fedele di una persona che lo attende per poter camminare e “vedere insieme” sulle strade della vita.

Marco Rezzani

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