In preghiera davanti al cordone di san Francesco
La veglia presieduta dal vescovo dai Cappuccini che hanno accolto la reliquia del “poverello”
TORTONA – Venerdì 14 novembre la chiesa dei Frati Cappuccini di Tortona ha avuto la gioia di ospitare la Peregrinatio della reliquia del “cordone” di san Francesco d’Assisi, che sta visitando le fraternità della futura Provincia Cappuccina del Nord Italia, in cui si riuniranno le attuali province lombarda, ligure e piemontese. La reliquia è stata accolta devotamente nel pomeriggio, prima della Messa. In serata i frati hanno preparato la veglia di preghiera alla quale ha voluto essere presente anche il vescovo Monsignor Marini. La piccola chiesa si è presto riempita di fedeli provenienti da Tortona e dai paesi limitrofi. La veglia si è svolta in un clima silenzioso di ascolto della Parola e contemplazione dell’icona del crocifisso di san Damiano, posta al centro del presbiterio assieme alla reliquia. Davanti al suo gregge il pastore diocesano si è posto in ascolto dello Spirito, muovendo i suoi occhi dal tabernacolo al Crocifisso e da questo al piccolo cordone, così semplice, ma denso di significato. Al termine del momento di preghiera Monsignor Marini ha rivolto una parola ai frati e ai fedeli, riflettendo su come il cordone parla di nuzialità e comunione che fanno parte dell’esperienza personale di Francesco e che sono propri dell’esperienza ecclesiale. Il legame non è un limite ma, al contrario, il legame con Dio e coi fratelli che ci ripara dalle ferite della vita. Il vescovo ha augurato che questo intreccio di legami che il cingolo rappresenta sia parte della vita di ciascuno. Su tutti ha poi impartito la benedizione, salutando le persone presenti. I Cappuccini sono grati al Signore per questo dono della presenza della reliquia che ha rinsaldato nella comunione con Dio e fra loro i presenti con il vescovo.

