I due sentieri del foliage

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Di Pier Luigi Feltri

L’autunno, stagione di transizione e di metamorfosi, offre anche nel nostro Appennino uno dei suoi spettacoli più intensi e silenziosi: il foliage. Il termine, mutuato dall’inglese, indica il cambiamento cromatico delle foglie degli alberi decidui, che tra ottobre e novembre si tingono di giallo, arancio, rosso e marrone, prima di cadere e formare tappeti soffici lungo i sentieri. Questo fenomeno, pur diffuso in molte aree montane, trova nell’Appennino ligure-piemontese una declinazione particolare, per via della presenza estesa di faggete, boschi misti e crinali che separano valli contigue e diverse. Proponiamo in particolare, nella provincia di Alessandria, due percorsi indicati per osservare il foliage in modo diretto, camminando in ambienti naturali poco antropizzati, ma accessibili e ben segnalati: il sentiero che dalla Val Curone sale verso il crinale che si affaccia sulla Valle Staffora, e quello che partendo poco distante conduce, invece, al Monte Ebro. Il primo itinerario ha come punto di partenza Forotondo, piccola località nel comune di Fabbrica Curone, posta a circa 1.000 metri di altitudine. Da qui si può imboccare la Strada Consorziale per il Monte Boglelio, che sale verso la cresta attraversando una faggeta che resta fra le più estese della zona, anche se in SANTI E BEATI di DanIeLa CataLano Rosario Livatino giudice beato tempi recenti si sono registrati ampi – e preoccupanti – disboscamenti. In questo periodo dell’anno la selva si trasforma in una galleria di colori caldi, con le foglie che filtrano la luce solare creando giochi di ombre e riflessi dorati. Il percorso è costituito da una carrareccia sterrata, di buona ampiezza, con pendenza costante e non eccessiva, ed è caratterizzato da numerosi tornanti. Il secondo itinerario parte dalle stalle di Salogni, sempre nel comune di Fabbrica Curone, a circa 1.377 metri di altitudine. È possibile raggiungere le stalle in auto (anche se la strada è molto stretta), parcheggiare e intraprendere da lì il sentiero 113, che si dirige verso il Rifugio Orsi, da cui, eventualmente, proseguire verso l’Ebro. Questa seconda parte di itinerario prevede, tuttavia, pendenze e difficoltà maggiori. Il foliage in questa zona è particolarmente suggestivo, soprattutto nell’approssimarsi di novembre: le foglie cadute formano un tappeto uniforme, mentre quelle ancora sugli alberi creano una volta colorata sopra il sentiero che è ampio e privo di dislivelli eclatanti, ed è adatto a famiglie con bambini piccoli, purché provviste di un passeggino da off-road.

pierluigi.feltri [at] gmail.com

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