Marvelli operaio della carità
Di Daniela Catalano
Il protagonista di questa settimana, il beato Alberto Marvelli, è un grande modello di vita cristiana e di impegno sociale. Nasce a Ferrara il 21 marzo 1918, secondogenito di sei fratelli, e nel 1930 si trasferisce a Rimini con la famiglia. Da ragazzo prega molto, fa catechismo, si impegna nella carità. È deciso, generoso, ha un forte senso della giustizia e un grande ascendente fra i compagni. Alberto è un giovane sportivo e dinamico e la sua prima passione è la bicicletta. A 15 anni perde il padre e si carica della responsabilità della famiglia, insieme alla mamma. Capisce che l’unico modo per santificarsi è vivere il messaggio evangelico intensamente, rinunciando a tutto pur di non cadere nel peccato. In parrocchia aderisce al Circolo “Don Bosco” e all’Azione Cattolica e a 18 anni è nominato presidente della sezione parrocchiale. Finito il ginnasio, Marvelli s’iscrive a Ingegneria meccanica, a Bologna, entrando a far parte della Federazione Universitaria Cattolici Italiani. Per mantenersi, lavora all’interno di alcuni stabilimenti industriali, dove dà dimostrazione del suo animo buono, aiutando gli operai. Conseguita la laurea il 30 giugno 1941, parte militare, proprio mentre l’Italia è coinvolta in una guerra che Alberto condanna con lucida fermezza. Congedato, lavora per un breve periodo alla Fiat di Torino. Dopo la proclamazione del- l’armistizio nel 1943, torna a Rimini e diventa l’“operaio della carità”. In una città devastata dalle bombe, aiuta in tutti i modi i suoi concittadini che non hanno più niente, arrivando a nascondere due soldati che devono essere giustiziati e recita ogni giorno il Rosario. Entra anche in Consiglio comunale come rappresentante della Democrazia Cristiana. Rifonda l’Università e rafforza il legame con l’Azione Cattolica. Inizia la carriera di docente e s’innamora di una sua amica. La sera del 5 ottobre 1946 è investito da un camion e muore a soli 28 anni. San Giovanni Paolo II lo beatifica il 5 settembre 2004 durante l’incontro nazionale di A.C. a Loreto. Le spoglie si trovano nella chiesa di Sant’Agostino a Rimini e la sua memoria liturgica ricorre il 5 ottobre.
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