Nuovo ambulatorio di Reumatologia all’ospedale
Attiva a Tortona anche la postazione mobile per la risonanza magnetica
TORTONA – Nei giorni scorsi è stata consegnata all’ospedale di Tortona la nuova apparecchiatura mobile per la risonanza magnetica. Lo strumento, trasportato con apposito container, è stato collocato all’esterno del nosocomio, di fronte al reparto dialisi e sarà operativo dai primi di agosto. È una soluzione temporanea, in attesa della strumentazione aggiornata con mezzi più evoluti, in arrivo per l’autunno. I tempi per la consegna, inizialmente previsti per agosto, si sono allungati e l’installazione non avverrà prima di metà ottobre, ragione per cui l’Asl di Alessandria ha deciso di posizionare temporaneamente un macchinario mobile per garantire gli esami per alcuni mesi, in vista della nuova impiantistica per la risonanza magnetica che sarà posizionata all’interno dell’ospedale per il reparto radiologico. Intanto, da mercoledì 16 luglio è operativo il nuovo ambulatorio specialistico di Reumatologia. È aperto il martedì e il mercoledì dalle 8 alle 12.30 e a breve saranno disponibili anche altri ambulatori di specialità: pneumologia, gastroenterologia, dermatologia. Le visite si prenotano attraverso il Cup, centro unico di prenotazione. «Il nuovo servizio nasce con l’obiettivo di garantire ai cittadini un accesso più diretto, tempestivo e qualificato alle cure specialistiche, valorizzando la prossimità delle prestazioni e riducendo la necessità di spostamenti verso altre sedi ospedaliere, spiegano dall’Asl di Alessandria». «Questo progetto è frutto della volontà di mettere il paziente al centro del sistema, garantendo un’as- sistenza più capillare, più accessibile e più vicina alle esigenze reali delle persone. Il presidio ospedaliero di Tortona continua a crescere come punto di riferimento sanitario per tutta la zona» – ha dichiarato Aristide Tortora, direttore sanitario della Asl Alessandria. Gli ha fatto eco il direttore del presidio Simone Porretto: «L’attivazione dei nuovi ambulatori specialistici è il frutto di un lavoro condiviso e rappresenta un’evoluzione naturale per un ospedale che vuole essere sempre più vicino ai cittadini».
Stefano Brocchetti