Agnolotto da record per fare del bene

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Un’impresa straordinaria dello chef Danilo Nembrini e del suo team di “Fortunago Enjoy” a favore di “Chicco per Emdibir”

FORTUNAGO – Nel paese di Fortunago, uno dei borghi più belli d’Italia, lo chef Danilo Nembrini e il suo team di “Fortunago Enjoy” hanno realizzato un’impresa straordinaria, realizzando l’agnolotto più grande del mondo. Il gigantesco piatto, del peso di 175 chilogrammi, ha superato il precedente primato dello stesso gruppo, che si era fermato a 147 kg. La preparazione ha richiesto una quantità impressionante di ingredienti: 90 chili di farina, 1050 uova, 40 chili di carne, 18 chili di burro, 2,5 chili di burro chiarificato, 24 litri di olio extravergine d’oliva, 20 chili di pane grattugiato, 20 chili di Grana Padano, 4 litri di Bonarda, un chilo di alloro e 200 grammi di spezie. Il risultato è stato un agnolotto rettangolare, con bordi frastagliati e un ripieno di carne rossa, realizzato utilizzando carne di razza varzese, presidio Slow Food dell’azienda agricola Aietta. L’evento, organizzato in collaborazione con la Pro Loco di Fortunago e il grup- po “Palio dell’Agnolotto” guidato da Elena Passadori, ha visto il coinvolgimento di oltre cento persone, molte delle quali indossavano una maglietta gialla, richiamando il colore della pasta all’uovo utilizzata. Dopo la preparazione e la certificazione del record, l’agnolotto è stato venduto a porzioni e il ricavato destinato all’associazione “Chicco per Emdibir” che sostiene progetti in Etiopia, in Papua Nuova Guinea e a Gerusalemme. Il successo dell’iniziativa è stato attribuito anche alla precisione con cui sono stati pesati e combinati gli ingredienti. Le uova, in particolare, hanno avuto un ruolo fondamentale nell’aumentare il peso complessivo del piatto. “Fortunago Enjoy” è nata come una sfida che ha saputo unire tradizione gastronomica, spirito di comunità e solidarietà. Tra gli ospiti della serata anche Edoardo Raspelli, gastronomo e volto televisivo, accompagnato da Priscilla Gatta, ex concorrente del concorso “La più bella del mondo”. Entrambi hanno espresso entusiasmo per un record capace di valorizzare un piccolo paese e le sue eccellenze culinarie, contribuendo allo stesso tempo a una causa importante. Elena Passadori ha sottolineato il valore autentico dell’iniziativa, considerandola espressione di un Oltrepò genuino, radicato nelle tradizioni e capace di trarne forza per costruire progetti condivisi. La presenza e le parole di suor Sandra Castoldi, che lavora presso il Patriarcato di Gerusalemme, hanno rafforzato il senso di speranza che ha accompagnato l’intera serata, confermando la volontà di continuare su un cammino fatto di comunità, cultura e solidarietà.

Mattia Tanzi

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