Cantina Terre: si dimette tutto il Cda

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La decisione presa dopo la mossa della Regione che presenta la sua lista unitaria. Ma chi lascia elenca i tanti risultati raggiunti

BRONI – Si dimettono in blocco i Consigli di amministrazione di Terre d’Oltrepò e di Terre d’Oltrepò Spa. La lista unitaria di Regione, Confcooperative e associa- zioni agricole si prepara alla guida della Cantina, dopo l’assemblea dei soci di venerdì 11 luglio. All’indomani della presentazione, a Casteggio, lunedì pomeriggio, del progetto sponsorizzato dalla Regione per il rinnovo del Cda, martedì gli amministratori della Can- tina hanno presentato le loro dimissioni irrevocabili. «Abbiamo lavorato con dedizione e passione per costruire un futuro sostenibile, nel solo interesse dei soci e del territorio. Ora lasciamo spazio a chi sarà chiamato a proseguire e completare questo percorso di rilancio» – sottolineano i consiglieri, ricordando i tanti risultati ottenuti, la creazione della Spa («Se oggi possiamo parlare di un possibile ingresso di un socio di capitale lo si deve esclusivamente all’esistenza della Spa» – precisano), l’iscrizione del marchio La Versa tra i marchi storici, i progetti di valorizzazione del Metodo Classico («In due anni, da soli, abbiamo realizzato più bottiglie di Metodo Classico Docg rispetto all’intera pro- duzione dell’Oltrepò»). Risultati raggiunti, spiegano ancora, nonostante «uno dei momenti più difficili della storia recente della coope- rativa e del territorio», con una vendemmia 2024 segnata dalla peronospora e dal mancato conferimento delle uve dei soci, che han- no quasi dimezzato i volumi. «Eppure il gruppo ha chiuso l’esercizio al 30 giugno 2025 con oltre 24 milioni di euro di fatturato, contenendo il calo rispetto all’anno pre- cedente a solo il 10%» – concludono. La lista unitaria di Regione, Confcooperative e organizzazioni sindacali si prepara così alla guida della Cantina. «Il nostro auspicio è che la cantina mantenga la propria integrità, ma per riuscirci servono passi chiari: mantenere unita la base sociale, garantire i conferimenti e assicurare una remunerazione equa ai produttori» – ha detto all’assemblea di Casteggio l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessandro Beduschi, ricordando le azioni già avviate dalla Regione: l’individuazione del fondo Avm come potenziale investitore; la richiesta a Fondosvilup- po-Confcooperative di rimanere socio sovventore; la disponibilità del direttore generale dell’assessorato all’Agricoltura di Regione Lombardia di partecipare alla nuova governance. «Siccome ben sappiamo che l’urgenza adesso è la prossima vendemmia, vi posso anticipare che si sta lavorando per un prestito ponte che dia liquidità alla Cantina per poter garantire un anticipo sulla vendemmia 2025» – ha assicurato Beduschi.

Oliviero Maggi

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