89 giovani e il mondo del lavoro
“Hub-Ility Oltrepò Pavese” è il progetto del “Santachiara” per i ragazzi con fragilità
STRADELLA E VOGHERA – Si è concluso con successo il ciclo di corsi di formazione del progetto “Hub-Ility Oltrepò Pavese”, un’iniziativa dell’istituto “Santachiara” che ha visto la partecipazione attiva di un gruppo di 89 giovani (tra le sedi di Voghera e di Stradella) con differenti disabilità e più in generale con fragilità, aventi tra i 16 e i 35 anni. L’obiettivo principale è stato quello di fornire in rete con i partner Enaip, i Pdz territoriali, le Acli e la Fondazione Centro Formazione Professionale Padri Somaschi, strumenti e competenze spendibili nel mondo del lavoro, creando un ambiente di apprendimento inclusivo e collaborativo al fine di accrescere la loro partecipazione sociale. La realtà stradellina ha coinvolto, in particolare, 22 giovani in un percorso che si è svolto presso la sede di Stradella, con alcune attività pratiche tenutesi direttamente in un negozio di seconda mano, “Progetto Idea”, inaugurato in collaborazione con l’associazione locale “Costruire il Futuro Onlus”. Il programma formativo è stato strutturato in diverse aree, ciascuna pensata per sviluppare abilità specifiche: corso di comunicazione, corso sulla sicurezza, corso di informatica, corso di marketing. Nelle sedi Vogheresi sono stati attivati 18 corsi di formazione, che hanno coinvolto 67 giovani per un totale di 461 ore di formazione nei settori più disparati. È stato organizzato un evento conclusivo aperto al pubblico, che ha cercato di mostrare le abilità e competenze acquisite a fine corsi dai ragazzi e che ha coinvolto il settore della ristorazione, delle vendite e quello artistico creativo. Sono stati avviati 16 tirocini extracurricolari, che si sono rivelati importanti occasioni per i candidati di mettersi alla prova nel mondo del lavoro, consapevoli della possibilità, grazie al progetto, di poter contare sulla presenza di tutor in grado di supportarli nei momenti di difficoltà. Al di là delle competenze tecniche, il progetto “HubIlity Oltrepò Pavese” ha rappresentato un’importante esperienza di crescita personale e di gruppo. Nonostante le diverse età e le varie patologie, i ragazzi hanno lavorato insieme in armonia, creando un ambiente di supporto reciproco. Come testimoniato durante la cerimonia finale, cui hanno partecipato la direttrice Stefania Fecchio e la formatrice Chiara Berteri, i partecipanti si sono sentiti “estremamente coinvolti” e parte di una squadra. La conclusione del percorso è stata celebrata, infatti, con una cerimonia di consegna degli attestati alla presenza dei ragazzi, dei loro genitori e dei membri dell’associazione coinvolta. Il momento conviviale è stato curato dai ragazzi del corso del sala bar, guidati dalla docente Marina Riccardi. L’intero progetto si è rivelato un esempio virtuoso di come la formazione mirata possa non solo preparare i giovani al mondo del lavoro, ma anche rafforzare il senso di comunità e valorizzare il potenziale di ogni individuo.
Federica Morini

