Due bombe ecologiche verso la bonifica

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Entro la fine del 2019 si concluderanno i lavori del secondo lotto alla ex Fibronit e partirà il primo lotto di interventi di bonifica della ex Vinal

Buone notizie per le emergenze ambientali in Oltrepò pavese. Entro la fine dell’anno, infatti, si concluderanno i lavori del secondo lotto di lavori alla ex Fibronit di Broni e partirà il primo lotto di interventi di bonifica della ex Vinal di Santa Giuletta.

Il cantiere di Broni è ormai in fase avanzata: sono state ultimate le bonifiche all’interno dei capannoni e sono state rimosse le coperture in amianto di entrambi i fabbricati. Inoltre, sono in corso attività di rimozione delle fognature interrate, i lavori sono svolti in ambiente confinato, garantendo basso impatto ambientale e in assenza di dispersione di fibre in ambiente esterno. Le aree del cantiere vengono costantemente pulite e incapsulate per garantire il mantenimento della sicurezza, anche nelle fasi finali delle attività. Viene utilizzata attrezzatura con filtri assoluti, per “intrappolare” eventuali fibre residue. Successivamente si procederà con l’incapsulamento delle aree. La ditta che si sta occupando dei lavori, infine, ha concordato con “Broni Stradella Pubblica” e con il Comune di Broni alcune opere complementari per ultimare le attività di bonifica, in modo da garantire la sicurezza dell’area una volta ultimati i lavori del secondo lotto; il cantiere proseguirà sino a fine 2019. Proseguiranno anche i monitoraggi ambientali all’interno dell’area e in punti sensibili del paese, per garantire il controllo nel corso delle varie operazioni; tali monitoraggi sono costantemente visionati e validati dagli organi preposti, a tutela della cittadinanza.

Per quanto riguarda la ex Vinal, invece, finalmente si sono sbloccati i primi lavori di messa in sicurezza del sito: entro la fine dell’anno uscirà il bando per l’appalto del primo lotto, che prevede la rimozione e lo smaltimento di 15 mila metri quadrati delle coperture, attualmente in stato di forte degrado. I tetti in amianto saranno sostituiti da coperture in lamiera per consentire successivamente agli operai di poter lavorare in sicurezza all’interno. I lavori dureranno circa 6 mesi e saranno finanziati con 1,1 dei 2,2 milioni di euro che la Regione aveva già stanziato qualche anno fa per questo scopo. Una volta terminati tali interventi, si passerà al secondo lotto dei lavori, che riguarderanno lo smaltimento di centinaia di ettolitri di olii, acidi e sostanze pericolose che sono ancora stoccati nei silos dell’azienda. Con un residuo di fondi della messa in sicurezza dell’ultimo sversamento del 2013, infine, sarà ultimata la bonifica del fosso scolmatore che finisce nei terreni sul retro della fabbrica.

Oliviero Maggi

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