Sciopero all’ex Ilva per i posti di lavoro a rischio
Dopo la proposta di acquisto degli americani di Bedrock si teme per il futuro occupazionale
NOVI LIGURE – Le indiscrezioni trapelate in questi giorni in merito alle offerte presentate dai fondi di investimento Bedrock Industries e Flicks per l’acquisto del colosso siderurgico dell’ex Ilva mettono in allarme i sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm, che hanno proclamato uno sciopero generale di tutti gli stabilimenti per il prossimo 16 ottobre. Le preoccupazioni delle sigle sindacali sono legate soprattutto alle prospettive di salvaguardia dell’occupazione. Secondo quanto emerso nei giorni scorsi, la proposta di acquisto presentata dagli americani di Bedrock Industries prevedrebbe un mantenimento dei posti di lavoro per 3.500 dipendenti di tutti gli stabilimenti del Paese, di cui 2.000 a Taranto e un migliaio fra Novi Ligure e Genova. Attualmente a Taranto sono 7.500 i lavoratori, a Cornigliano 2.000 e nello stabilimento di Novi Ligure 500. La nuova gara di acquisto degli asset dell’ex Ilva, oggi Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria, è stata aperta dopo il ritiro dall’accordo degli azeri di Baku Steel. Il continuo rinvio del bando di gara e il rischio sempre dietro l’angolo di una vendita “a spezzatino” solo di alcuni asset ha spinto i sindacati a chiedere più volte un tavolo di confronto. Ai dubbi legati a quanto trapelato dalle sole due offerte proposte, si aggiunge infatti il silenzio da parte di Palazzo Chigi, che non ha ancora convocato un tavolo sulla chiusura del bando e le offerte pervenute. «È il momento di scelte chiare: il Governo assuma la guida della ex Ilva con un forte intervento pubblico che guidi la transizione ed il rilancio di un’azienda oramai al collasso» – tuonano i sindacati, che condannano fermamente il fat- to di aver appreso a mezzo stampa i contenuti delle offerte pervenute. I sindacati, in attesa di risposte da parte del governo, intanto, hanno indetto una campagna di assemblee nei siti del gruppo che culmineranno con una mobilitazione e lo sciopero di tutti gli stabilimenti per il prossimo 16 ottobre. Mercoledì si sono svolte le assemblee presso lo stabilimento di Genova e di Novi Ligure con le sigle sindacali nazionali e provinciali.
Federica Riccardi